ABBIATENSE – Nel pomeriggio di martedì scorso abbiamo incontrato e intervistato in diretta video un gruppo di Agenti di diverse agenzie assicurative del territorio. Perché si trovavano  in piazza Marconi e non nelle loro Agenzie? Non per far festa ma perché chiuse per protesta. La protesta è stata organizzata da SNA (Sindacato Nazionale Agenti assicurativi) la sigla più rappresentativa in Italia, 9.000 gli associati dei circa 27.000 agenti di assicurazione che intermediano per conto delle diverse Compagnie italiane. Paola Leoni, rappresentante SNA in qualità di vicepresidente della provinciale di Milano e Agente AXA, ha affermato: “Siamo colleghi intermediari di diverse Compagnie: Axa, Generali, UnipolSai, Allianz… siamo i tanti associati al Sindacato Nazionali Agenti, una realtà che esiste da 100 anni, l’agente assicurativo è infatti una realtà molto antica in Italia e siamo la ‘faccia’ delle Compagnie che i clienti incontrano nelle Agenzie, siamo quindi il canale fisico delle Compagnie di Assicurazione, ci sono altri canali di vendita ma noi siamo le persone che gli assicurati incontrano. Oggi siamo qui, accomunati da questa appartenenza all’associazione nazionale e voglio ricordare che siamo tutti imprenditori con dipendenti, siamo circa 30.000 ma abbiamo tante persone che dipendono da noi”. Contro chi e cosa protestate? Lo chiediamo a Giuseppe Gandiniagente UnipolSai delle sedi di Motta Visconti e Abbiategrasso: “Protestiamo contro l’authority per l’ interpretazione eccessivamente rigida delle indicazioni della comunità europea con un’ulteriore inutile burocrazia a danno del consumatore che impedisce alle agenzie di svolgere un’attività molto importante  per il tessuto socio economico del Paese così come di un’area come la nostra”. Perché avete scelto proprio oggi per protestare? Risponde Emiliano Ortelliagente Generali a Bareggio, presidente della Provinciale SNA di Milano e componente dell’esecutivo nazionale. “E’ importante portare a conoscenza di tutti la motivazione della nostra protesta. Perché oggi 27 aprile? Succede che IVASS, l’istituto di vigilanza, nostro controllore, ha emanato un provvedimento (critici per noi i punti tecnici, 45 e 47) entrato in vigore il 1° aprile, una sorta di ‘pesce d’aprile’ secondo il nostro parere perché rende la normativa molto pesante, siccome non c’è stato modo di parlarne, tra le azioni pensate anche un ricorso al Tar che è stato calendarizzato per giugno, ma poiché la normativa è entrata in vigore il 1° aprile, abbiamo chiesto a IVASS una sospensiva fino a giugno, oggi il Tar decide sulla nostra richiesta. Non sappiamo ancora com’è andata…”  Se non siamo dei “fuorilegge”, dobbiamo tutti assicurarci, non solo per tutelare gli altri ma anche noi stessi in caso di incidenti stradali, di danni in casa causati da guasti o dal maltempo, assicuriamo la nostra salute e la nostra vita. Siete una presenza importante, ma si scopre quanto è valida la polizza sottoscritta quando si richiede il vostro intervento perché coinvolti in qualcosa di spiacevole e occorre quantificare i danni prodotti o subiti, quindi il vostro lavoro è importante per voi ma ha ricadute su tutti noi assicurati e quindi vi chiedo: se la vostra richiesta non verrà esaudita cosa pensate di fare? Ortelli risponde: “Sicuramente continueremo a lavorare come prima facendo il massimo per il nostro vero datore di lavoro che è il cliente. L’associazione penserà ad organizzare iniziative come quella di oggi per portare il nostro punto di vista al cliente, cercando di far capire che più ‘cartaccia’, significa decine di firme per un contratto  anche di 200 pagine, che non significano  però maggiore chiarezza nei confronti del cliente…” Paola Leoni aggiunge: “Oggi è stata una giornata importante perché ci siamo trovati tra colleghi, c’è stata una grande adesione alla giornata di protesta che abbiamo condiviso con l’associazione dei consumatori, un aspetto di cui si è occupato in particolare Emiliano Ortelli a livello nazionale. Con il consumatore infatti vogliamo portare avanti un dialogo costante che non si riduca a far firme su tonnellate di carta. In Italia serve sburocratizzare e semplificare, esattamente il contrario di quanto sta accadendo”. E.G.