ABBIATEGRASSO – Martedì mattina della scorsa settimana, l’Amministrazione comunale ha tenuto una conferenza stampa sul prato del delizioso parco, da 20 anni custodito e curato dai Bersaglieri, con accesso dal parcheggio della chiesa di San Gaetano, per celebrare la partenza dei lavori che, nel mese di luglio, consegneranno il primo parco inclusivo alla città di Abbiategrasso. Cos’è un Parco inclusivo? E’ un parco dove non esistono barriere architettoniche, dove quindi ogni bambino anche con disabilità potrà giocare con tutti gli altri, in sicurezza. L’architetto Ambrosini ha illustrato cosa troveranno in questo Parco, nato, come ha ricordato il sindaco Nai, da un’idea suggerita dai ragazzi della scuola e ripresa da più parti, portata avanti dal gruppo dei Sognatori che con tante iniziative dedicate al Parco Inclusivo hanno raccolto, come ha detto la rappresentante “sognatrice” Tiziana Losa, ben 25.000 euro. A tale somma, l’Amministrazione comunale ha aggiunto 153.000 euro per predisporre il parco dei Bersaglieri. Ma l’assessore Albetti ha anche affermato che “questa Amministrazione ha a cuore da sempre i parchi cittadini, per cui ha speso in questi anni 60.000 euro e quest’anno ne ha stanziati altri 50.000”. Ha colpito soprattutto la descrizione dell’arch. Ambrosini che ha detto: “Sarà un parco allegro, in cui protagonista è il colore, la pavimentazione consiste in un materiale gommoso e morbido. Ci sarà il villaggio di Pollicino, il castello, l’altalena che permetterà ai ragazzini di dondolarsi guardandosi in viso l’un l’altro o con i genitori”. Ci sarà anche l’orto delle quattro stagioni, sopraelevato, accessibile anche a chi è in carrozzina, per cui si impegnano ad essere d’aiuto sia la Condotta Slow Food sia i Bersaglieri. Sarà un parco, anzi il Parco più accogliente della città, completamente inclusivo e a disposizione dal luglio prossimo. “Solo il primo inclusivo, – auspica Andrea Samek, presidente dell’associazione Heiros – spero proprio che la città di Abbiategrasso diventi in toto inclusiva. Ringrazio tutta la comunità abbiatense perchè ogni volta che si chiede qualcosa a favore del sociale stupisce per la generosità che dimostra”. E.G.