CASSINETTA DI LUGAGNANO – Il progetto elettorale di Bona e le candidature della sua lista, come detto nel commiato finale e augurale dall’ex sindaco Accinasio, terranno lontana Cassinetta dalla politica e proseguiranno il percorso intrapreso da lei e da Domenico Finiguerra nella guida governativa del comune rivierasco. Scontato, da tutti i candidati, l’opposizione al progetto ANAS, come recitato dallo slogan No Tang. inserito sui santini elettorali. Per Daniele Cappellaro (42 anni), esperienza come assessore nella giunta Accinasio, la politica vera è quella civica e civile, quella lontana dai giochi di potere, quella che pensa al bene comune. Anche Ernesto Collino (50 anni) ha fatto parte dell’Amministrazione precedente e a Cassinetta vuole realizzare un campo di bocce al Parco De Andrè, avviare il progetto di micro-credito con la Fondazione Ticino Olona e riqualificare l’area verde in piazza Vittorio Veneto. Naomi Contiero (27 anni), già membro della Commissione Pari Opportunità del Comune di Abbiategrasso, è interessata alle tematiche ambientali e sociali che per lei sono strettamente collegati: la Banca del Tempo è uno dei suoi sogni. Alice Oggioni (33 anni), laureata in Consulenza Pedagogica e volontaria in un’associazione che si occupa di minori stranieri, vuole mettere al servizio delle persone la sua esperienza in ambito scolastico sociale. Ilaria Oggioni (27 anni), come la sorella lavora per l’integrazione dei minori stranieri e a Cassinetta è volontaria della Pro loco. Il suo sogno? Valorizzare turisticamente il paese e istituire una Consulta Giovani. Paola Ornati (32 anni), drammaturga al Piccolo Teatro, è convinta che la cultura della legalità possa rendere la vita più leggera. Enea Radice (30 anni), imprenditore agrituristico, desidera realizzare orti sociali, dare sostegno alle attività agricole del territorio attraverso gruppi GAS e mercatini nell’ottica di preservare e valorizzare il bel territorio cassinettese. Matteo Pinaroli (40 anni), medico chirurgo all’ospedale Fornaroli di Magenta, vorrebbe migliorare la qualità di vita dei residenti attraverso un contatto diretto tra loro e l’amministrazione. E proprio su questo punto il candidato sindaco, durante la serata e senza alcuna ritrosia, ha ammesso qualche sua pecca durante il suo mandato: errori di comunicazione, mancata vicinanza ai cittadini, ma anche di una mancata progettazione con le associazioni. “Non avere dietro i partiti ci obbliga a rispondere direttamente ai cittadini” ha detto l’aspirante Primo Cittadino: Bona, la seconda? Simona Borgatti