ABBIATEGRASSO – Una serata di eccellenza e questo si sapeva… ma quello che ha stupito di più della serata di domenica dedicata a Italo Agnelli è stata l’umanità che ha condiviso. La stessa umanità insita in Italo, come ricorda l’attuale presidente di ConfCommercio Tiziana Losa: “Italo era un uomo che ha dedicato più di 50 anni per la sua città, capace di trasmettere la sua passione ai dipendenti e fautore di una lotta anti centro commerciale volta a difendere le attività del centro città”. E così come merita una serata prestigiosa non potevano mancare due presentatori come Brunella Agnelli e Ivan Donati capaci di dare colore e spessore ad una premiazione importante. Il primo riconoscimento è stato attribuito a Elena Viezzoli, vice-presidente di Confindustria Ancona e, soprattutto, donna. Una donna che ha rinunciato ad una carriera come professionista di tennis, ha viaggiato per tutto il mondo e fondato un’azienda che forse in pochi conoscono “Ahetra Net” nonostante abbia più di 300 dipendenti e sedi in tutto il mondo. Soprannominata dal Corriere della Sera “La signora delle video conferenze”, Elena Viezzoli ha svelato il segreto del suo successo. “La verità è che non mi sento mai soddisfatta. Le soddisfazioni per me riguardano una sola fase della mia vita ma nel momento successivo potrei annoiarmi e quindi iniziare qualcosa di completamente diverso. Ho vissuto in Australia, America, Londra e mi è sempre piaciuto stare con le persone ma spesso mi sentivo insoddisfatta, poi ho capito che alla fine dare agli altri, condividere esperienze è ciò che mi rende più felice”. In un mondo dove la tecnologia sembra stia rovinando i rapporti sociali, dove l’informazione naviga veloce ma i cervelli vanno a rilento, Elena Viezzoli difende a spada tratta il suo credo: “La tecnologia sì ma nel momento in cui risulta un servizio, quando è utile, finché si parla di videoconferenze, di block chain oppure l’ultima invenzione delle macchine che si guidano da sole… questo ridurrebbe di molto il rischio di incidenti e quindi la mortalità”. “Il futuro di Mosul potrebbe essere ancora incerto dopo lo Stato islamico, e molto dipenderà proprio da chi sarà in campo durante la battaglia finale e se in quell’occasione saranno protetti i civili” questo è un pezzo di reportage su “Internazionale” di Sara Manisera: 29 anni, master in Inghilterra, scrive per le testate più importanti d’Europa e parla di società civile, donne, diritti umani, guerra come strumentazione. E alla domanda “cosa ti spinge a rischiare la vita?” Sara non poteva che rispondere in modo semplice e determinato. “Lo faccio per passione e spirito civile, credo in quello che faccio, ho deciso di raccontare le sfumature di ciò che accade perché spesso una guerra ha sia i lati negativi che positivi e non è sempre attendibile quello che i governi vogliono far credere”. Il terzo premiato è Enzo Muscia. Siamo nel 2011, l’azienda per cui è dirigente lo licenzia e con lui tutti gli altri dipendenti. Ma Enzo non ci sta, non riesce a vedere il talento dei suoi colleghi sprecato così. E allora cosa fa? Ipoteca la casa e investe i risparmi di 23 anni di lavoro per fondare l’azienda “A-Novo” di Saronno e riassumere quante più persone poteva. E già basterebbe questa presentazione ma Enzo va oltre e diventa un simbolo, un uomo da cui prendere ispirazione…anche per un film. E così è stato con “Il mondo sulle mie spalle” che vede protagonista Beppe Fiorello. “Il mio obiettivo ora è diventato quello di creare posti di lavoro. Sono riuscito a riassumere circa 40 persone che preferisco definire ‘collaboratori’ e non dipendenti. Perché tutti dipendiamo da tutti ma quando si lavora insieme si scambiano idee, si diventa una famiglia”. Il tanto atteso Premio Italo Agnelli è stato affidato, come lo scorso anno, al progetto di alternanza scuola-lavoro per gli istituti di secondo grado di Abbiategrasso. I ragazzi, rimboccandosi le maniche, hanno dovuto individuare una realtà commerciale efficace da creare sul territorio valutando le esigenze dei cittadini, gli studenti e ragionando sul consumo della città. Di stampo ambientale, invece, il premio dedicato a “Forestami”, il prospetto ideato per far fronte alla crescente urbanizzazione e alle conseguenze sulla qualità dell’aria. “I nostri obiettivi sono aumentare del 30% la superficie delle chiome per produrre più ossigeno – annunciano la docente del Politecnico Maria Chiara Pastore e il sindaco di Rosate Daniele Del Ben – se ognuno di noi piantasse un albero oggi, tra 10 anni la qualità dell’aria sarebbe più salutare con aumento della biodiversità, dei posti di lavoro e una diminuzione delle isole di calore e inquinamento”. “Forestami” è solo l’inizio di un prospetto più ampio che vede la volontà di creare il Parco Metropolitano che unirebbe il parco nord e sud di Milano attraverso un corridoio ecologico. Un’idea che, se concretizzata, porterebbe benessere e attrattività turistica. Tra i premiati c’è anche chi crea felicità e… acqua. Stiamo parlando di Alessandro Invernizzi di Lurisia, una piccola azienda che negli anni si è fatta spazio nel mercato commerciale grazie ad un metodo di lavoro efficace che punta sulla qualità e sulle necessità del cliente cercando di capire quello che funziona. Alessandro, però, è anche il fondatore dei Feliciani. “Anni fa mi hanno diagnosticato una forma di leucemia. Cura dopo cura ho capito che è inutile chiedersi perché ti succedono le cose; aveva più senso pensare ‘cosa devo fare per vivere?’ – racconta Alessandro – il mondo dei Feliciani è così. Partire sempre con il sorriso e capire che il valore umano non è l’individualismo ma mettere insieme le forze”. Infine sono stati premiati anche i “muscoli”, in questo caso quelli del maestro di KICKBOXING, MUAY THAI e MMA (MIXED MARTIAL ARTS) Alessandro Candian, fondatore della prestigiosa Lifecombat Accademy, una scuola professionale di arti marziali. Ma dietro un grande progetto c’è sempre un punto di partenza, spesso stimolato dalla sofferenza.: “Quando ero un ragazzino i miei compagni mi bullizzavano, le prendevo ogni giorno, così ho convinto i miei genitori ad iscrivermi a karate. Così ho fatto e la passione mi ha poi portato a creare l’accademia”. Una “notte degli Oscar” ad Abbiategrasso che non poteva non includere momenti di spettacolo affidati, come ogni anno, all’ormai affermato musicista e presentatore televisivo con il suo programma “Ossigeno”, Manuel Agnelli, accompagnato dall’ospite d’eccezione Ghemon e Rodrigo d’Erasmo, capaci di incantare l’Annunciata con le loro voci e con i testi particolarmente incisivi. Ma quale il filo rosso di tutti questi premiati? Un’umanità senza confini temporali e spaziali. Quel tipo di umanità che si acquisisce con il coraggio di Sara, con la solidarietà di Enzo, con il sacrificio di Elena, con la speranza nei giovani contornate sempre da un sorriso, quello di Alessandro. Ilaria Scarcella