ABBIATEGRASSO – Il tanto atteso “Premio Italo Agnelli” è arrivato alla quarta edizione, tenutasi come la tradizione vuole il 10 marzo, giorno del compleanno dell’ex presidente di Confcommercio, presso la suggestiva cornice dell’Annunciata, organizzata da Confcommercio in collaborazione con BenService, Confcommercio Lombardia e Milano, con il patrocinio del Comune di Abbiategrasso. La conduzione della serata, anche quest’anno, è stata affidata al giornalista Ivan Donati, la cui dote naturale di intrattenere il pubblico lo rende uno dei migliori in questo campo. Primo a salire sul palco il Sindaco di Abbiategrasso. “E’ un onore essere qua, a quattro anni dalla scomparsa di Italo. Lo conoscevo già quando ero consigliere comunale e ricordo che ogni incontro con lui durava sempre più del previsto: mezz’ora diventava un’ora e spesso un’ora diventavano due, perché era un uomo ricco di stimoli – racconta Cesare Nai – Un uomo che sono contento di onorare questa sera come primo cittadino”. Il sogno di Italo, mancato nel 2014, era quello di valorizzare il territorio abbiatense e i suoi commercianti, per questo i premi sono assegnati a progetti, personalità e associazioni con la medesima finalità. Primi ad essere premiati, il sindaco di Lauriano Po (To), Matilde Casa, e il presidente di Explore Monferrato, Luca Garrone, due personalità che meglio esprimono gli ottimi risultati della collaborazione tra pubblico e privato. L’ambizione più grande di Explore Monferrato è creare una rete per sfruttare il territorio arricchendo con attività il Castello che attira numerosi turisti. In questo progetto è inserito il Comune di Lauriano Po, il cui sindaco rappresenta il miglior esempio di cosa significa essere un vero e proprio primo cittadino. Nel 2013, infatti, Matilde Casa è stata citata in giudizio per aver trasformato un terreno edificabile in terreno agricolo, una scelta volta a tutelare il proprio territorio; una volta assolta, è stata poi premiata nel 2016 da Legambiente. Un momento ricco di contenuti e cultura si è rivelato l’intervento di Paolo Giordano, premiato per il successo editoriale “La solitudine dei numeri primi”; il dibattito con l’ormai celebre Manuel Agnelli ha toccato l’argomento del rapporto tra giovani e scrittura. “I giovani di oggi leggono molto, ma il problema è cosa leggono – afferma Paolo Giordano – Si è abbassata l’età di espressione di se stessi e l’avvento delle nuove tecnologie rende più dispersiva la dote della scrittura, che non è più vista come un punto di arrivo”. Interessante anche l’analisi del rapporto degli italiani con la cultura, in cui l’autore cela una sottile polemica politica: “I risultati delle ultime elezioni politiche sono il fallimento non degli italiani ma di chi la cultura la fa, perché i vincitori non hanno previsto nessun tipo di agenda culturale”. Sul palco, oltre alle due presenze maschili di Manuel e Ivan, a condurre la serata anche Brunella Agnelli, vestita in rosa per rendere omaggio al Giro d’Italia, che il prossimo 24 maggio farà tappa ad Abbiategrasso. La “Premier Lady” ha poi consegnato il riconoscimento ad un altro ospite, al fumettista Gipi, celebre per “unastoria”, il primo libro a fumetti presentato al Premio “Strega” nel 2013. Gli ospiti di eccellenza, tenuti in gran segreto fino a sabato, sono stati “Sem e Stenn”, i concorrenti di X Factor nella categoria di Manuel, nella scorsa edizione del talent show. I due iconici ragazzi hanno incantato l’Annunciata con la loro musica elettro-pop. Ma il Premio Agnelli non è solo una questione commerciale e musicale, è soprattutto un modo per i figli di ricordare la memoria del padre Italo. In questo senso, tutti gli ospiti premiati sono stati interrogati con una domanda finale in merito al rapporto con il proprio padre. Un padre che prende le sembianze di Carlo Cracco per quanto riguarda il giovane cuoco Luca Sacchi, il trentenne abbiatense che da molti anni lavora fianco a fianco con l’eccellenza della cucina d’autore. “Carlo non lo considero un padre, già ne ho uno che fa il suo dovere al meglio – racconta Sacchi – Con Carlo abbiamo un progetto molto importante, che voglio portare avanti poiché questa è la passione che ogni giorno mi dà la forza di lavorare dalle otto di mattina alle tre di notte”. Considerata la sua indole di pasticcere, lui stesso si definisce “un incrocio tra cucina e pasticceria”, il premio gli è stato consegnato da un’altra eccellenza della pasticceria abbiatense, Andrea Besuschio. Altra preminenza premiata è stato Fabrizio Provera, anche autore del libro “La terra benigna. Cascina Caremma di Besate”. Riccardo Barlaam è il volto dell’ennesimo premiato originario del territorio abbiatense, autore del docu-film “I pesci combattenti” in cui racconta le vite di sette atleti che hanno partecipato alle Paralimpiadi. Barlaam è molto attivo anche in campo editoriale, giornalista presso il Sole 24 ore, si occupa di politica estera e, dopo la vittoria per un’inchiesta sull’Africa, ha potuto investire la somma nella creazione di una scuola di giornalismo proprio in Africa, i cui risultati sono oggi visibili sul sito di notizie “AfricaTimesNews” da lui fondato e curato da giovani reporter africani. Il tanto atteso vincitore del Premio Italo Agnelli è stato proclamato a metà serata e sul palco sono saliti i due dirigenti degli Istituti Superiori “Bachelet” e “Alessandrini”, i presidi Andrea Boselli e Alba Arcidiacono, accompagnati dalla docente Elena Franco. Proprio quest’ultima avvierà il progetto di alternanza scuola-lavoro nelle due scuole superiori, dove i ragazzi potranno riflettere sul territorio abbiatense, sul patrimonio strutturale della città per poter arrivare a generare delle proposte di scenario per la rigenerazione urbana da presentare al Comune, all’assessore al Rilancio Economico Francesco Bottene. “La cultura salverà il suolo ed è per questo che credo sia importante inserire nel percorso scolastico un programma non standard come questo – afferma Brunella Agnelli – Sarà una sfida per i ragazzi che dovranno capire l’importanza di un’educazione al consumo e alla valorizzazione del nostro territorio”. Manuel Agnelli, accompagnato dal celebre violinista Rodrigo D’Erasmo, ha poi eseguito una performance finale per ringraziare i presenti venuti ad onorare la memoria di Italo che ha fatto e continua a fare tanto per Abbiategrasso.
Ilaria Scarcella