GAGGIANO – A Gaggiano in Sala Consiliare, sei poetesse la sera del 24 novembre hanno testimoniato, con le loro liriche, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Anna Mosca e Ada Crippa da tempo portano in giro questa formula tutta al femminile in cui si mescolano ad altre poetesse della zona per coniugare, a più voci, l’universo delle donne. In questo caso l’aggancio con il Comune gaggianese lo ha creato Agnese Coppola sempre più attiva sul territorio sia per l’uscita del suo nuovo romanzo “Strisce pedonali” sia perché è spesso in scena anche con i suoi alunni dell’Istituto tecnico di Abbiategrasso con reading poetici. Ha dato l’avvio all’evento l’assessora alle pari opportunità Sabina Gatto che non solo ha sottolineato come sia importante tenere un occhio attento su questo scottante tema dei femminicidi che dilagano ma ha anche evidenziato quanto sia fondamentale la solidarietà tra donne in politica come nella vita di tutti i giorni. Per creare un’interazione col pubblico i nomi delle sei poetesse sono stati inseriti, all’inizio della performance, in un cappello per essere estratti dai presenti. La prima ad entrare in scena è stata Rossana Bacchella con la sua poesia molto impegnata sul sociale. A seguire Anna Mosca che vive tra l’Italia e la California ed è anche docente di fotografia. Anna ha presentato alcune sue liriche che a volte prendono spunto da note autobiografiche. È stata poi la volta di Ada Crippa che ama scrivere da sempre. Lei è stata un’operaia metalmeccanica con una vena poetica che le ha sempre permesso di esprimere ciò aveva nell’animo. Susan Moore con la sua poesia ironica ha saputo ammaliare il pubblico come una “gatta randagia” (lei che ama molto i gatti). E infine Savina Speranza che, pur avendo da sempre insegnato matematica ai piccoli delle elementari, ha invece trovato la possibilità di rielaborare un evento traumatico della sua vita attraverso la poesia che è quindi una risonanza del viaggio della sua anima. Sei donne, sei modi tutti diversi di poetare, sei mondi a confronto per riflettere sul perché i conflitti di genere continuino ad aumentare senza riuscire a educare ed educarci al dialogo e alla comprensione. Donne che attraverso la poesia trovano la forza di esporsi e di raccontarsi per cercare di superare la linea di demarcazione che sino ad ora le ha rese così vulnerabili nei confronti di questo mondo in cui i valori sono quelli dell’universo maschile.
Savina Speranza