ABBIATEGRASSO – Lunedì 30 luglio in Castello i membri di due Commisssioni Consiliari sono stati convocati per, come diceva il testo, l’illustrazione e presentazione della proposta di attivazione di un partenariato pubblico privato mediante locazione finanziaria di opera pubblica avente ad oggetto la progettazione esecutiva (con acquisizione della progettazione definitiva in sede di offerta), la realizzazione, il finanziamento nonché la perfetta manutenzione (ordinaria e straordinaria) e la gestione di un nuovo impianto natatorio per un periodo di venti anni. La presidente di Commissione Donatella Magnoni (Lega) ha introdotto la serata dando la parola all’ass. Albetti che ha illustrato il progetto del nuovo centro natatorio, informando che “la proposta è stata presentata ca.80 giorni fa, la società Mercurio è stata affiancata agli uffici per approfondire e per assicurare tutela tecnica e finanziaria in questo dialogo e per modifiche che spiegherò. Si dà il via a quanto annunciato in campagna elettorale, poi la Giunta approverà la delibera di ‘pubblica utilità’ dell’oggetto, ai primi di settembre si andrà in Consiglio comunale per modificare il Piano dei Lavori Pubblici. Poi questo progetto sarà messo a bando pubblicoe tutti potranno partecipare. Si passerà quindi alla valutazione e assegnazione alla ditta con migliore offerta. Se tutto va come dovrebbe, burocrazia permettendo, la piscina sarà pronta per la prima metà del 2020”. Dopo quanto dichiarato dall’ass. Albetti, ha illustrato il progetto l’arch. Ambrosini dal punto di vista tecnico-architettonico. Ha mostrato lo stato attuale della piscina Anna Frank, che risale agli anni ’80, un fabbricato realizzato “frettolosamente”, ha detto, “una struttura spartana, un rettangolo con copertura prefabbricata per capannoni industriali. Dopo soli 10 anni l’edificio presentava problemi strutturali e di impiantistica”. E oggi, a un anno e mezzo dalla dismissione per problemi strutturali, immagini impietose hanno mostrato ferri corrosi, l’impianto elettrico incrostato, un completo degrado che rende impossibile un recupero secondo i soggetti del parternariato pubblico- privato che ne hanno previsto la demolizione e la totale sostituzione. L’arch.Ambrosini ha quindi indicato i 5 proponenti: “Italimpresa Srl di Brescia con un pool di soggetti specializzati: Myrta Pools con impianti in tutta Europa, Pederzani Impianti, Partecipazioni e Gestioni Srl come gestore e per i finanziamenti Iccrea Bancaimpresa Spa. Una diversità di specializzazioni per affrontare a 360° la problematica”. Immagini dall’alto hanno mostrato gli 800 posti del parcheggio esterno e l’intera area che comprende anche l’impianto esterno con scivoli non recuperabili. Il nuovo edificio andrà a sovrapporsi all’attuale, la vasca sarà di 5 m per 6 m oltre alla più piccola per bimbi, cambierà però l’orientamento che viene ribaltato rispetto all’attuale. Cambierà il dimensionamento degli spazi accessori: spogliatoi, spazio accoglienza, servizio sanitario, bar e ristorazione e un ampliamento verso l’esterno. Il seminterrato ospiterà gli impianti, le pompe, coni di luce per convogliare la luce naturale e lucernari per convogliarla negli spogliatoi. La profondità massima della vasca sarà da 130 a 160 cm per ottimizzare il riscaldamento dell’acqua. I soggetti proponenti hanno anche individuato un’area per una struttura collaterale alla piscina. Per quanto riguarda invece la parte finanziaria si è accennato alla rata del leasing, è stato calcolato e già messo a bilancio a maggio, che il Comune pagherà annualmente 232.000 euro, l’operatore pagherà un canone annuo di ca.100.000 euro. L’impianto natatorio cposterà al netto Iva poco più di 5 milioni, dopo 20 anni il costo finale sarà di ca.7milioni e mezzo di euro. Sono intervenuti il consulente per il piano finanziario e il responsabile dott. Fasson che ha ricordato che gli aspetti finanziari sono stati curati dall’ex ass. Dodi, che il leasing è 20ennale ma sono previsti poi ulteriori 10 anni d’uso a canone attivo. Dopo aver comparato le diverse modalità, al mutuo si è preferito il leasing a un tasso variabile del 4%. Il consulente della Mercurio ha aggiunto che si “tratta di un’opera con carattere gestionale, che prevede che tutti i soggetti coinvolti lavorino insieme dall’inizio alla fine”. L’arch. Ambrosini ha sottolineato infine che l’edificio proposto ha un livello di emissione praticamente “zero” e sarà il primo edificio green, un esempio e un fiore all’occhiello per prestigio ed economicità. E’ poi iniziato il dibattito con domande , considerazioni, critiche, da parte dei consiglieri che trovate in un altro articolo. E.G.