ABBIATEGRASSO – Meno consumo di suolo, una pista ciclabile al posto della strada parco (quella sorta di circonvallazione confinante con i campi verso il Ticino), una previsione di crescita di 5.188 abitanti invece degli oltre 8.000 del Pgt vigente sono le note salienti della relazione sulla variante al Pgt che per oltre un’ora l’arch. Laura Ferrari ha esposto nella sala consiliare del Castello, martedì pomeriggio alle ore 18. Probabilmente anche la scelta dell’ora non ha favorito la partecipazione all’ultimo incontro del “percorso partecipato” come richiesto dalla normativa, ha ricordato l’ass. Brusati che ha ceduto la parola all’arch. Ferrari perché illustrasse scelte e contenuti. “Siamo partiti dalle linee guida – ha riferito l’arch. Ferrari – per la trasformazione del territorio, ci siamo occupati del Piano delle Regole e dei Servizi, le linee guida hanno dettato gli obiettivi, tra questi rigenerare l’esistente, quelle parti dismesse e sottoutilizzate per ricucire parti frammentate e suddivise. Definire la forma della città quindi, rifunzionalizzarne alcune parti, costruire una rete e connettere il territorio urbano con le risorse ambientali, riaffermando l’identità turistica di luoghi come l’Annunciata. Attrezzare le aree verdi con percorsi ciclabili e una rete ecologica, integrare il contesto urbano a quello rurale”. La relatrice ha poi descritto i contenuti della variante, divisi in 3 parti, partendo dal documento di Piano che esprime regole e azzonamenti nel perimetro dell’area C per i prossimi 5 anni, documento a cui corrisponde una normativa e a cui si aggiunge il Piano dei Servizi, nuovo strumento previsto dalla Regione. Sono stati poi comunicati dati sulla superficie territoriale edificabile, diminuita come gli indici edificatori, rivisti anche per quanto riguarda i piani attuativi. “E’ stata ripensata la strategia di sviluppo futuro – ha continuato Ferrari – il consumo di suolo passa dal 18,1 % al 16,1%, non si parla più di strada parco ma di parco lineare, con una pista ciclabile che collega da nord a sud lungo il margine del parco. Sono state accolte sensibilità ambientali significative, si è concentrata la parte edificabile nella zona già esistente e si vuol favorire il recupero della Siltal dismessa. Sono stati rivisti criteri e possibilità di utilizzare parte dell’Annunciata, va ripensata via Dante ora sconnessa e si vuol rendere di nuovo in futuro agricole quelle aree rese ora edificabili in zona C, vedi l’Ats2, ossia l’area ex Siltal, l’Amministrazione ha previsto un disegno unitario per questo ambito, un Masterplan. Lo stesso procedimento riguarda anche via Dante, si vuole inoltre rigenerare l’istituto Golgi dismesso nel centro storico, aprendo le corti alla città anche lungo via Annoni, anche a Castelletto si va a completare le parti costruite per ridefinire i margini della città, restituendo il comparto agricolo e prevedendo indici più bassi per il residenziale”. Luca Bisogni ha poi illustrato il VIA, la valutazione d’impatto ambientale, strumento complesso per controllare che la variante raggiunga il massimo di efficacia ambientale. Il VIA è una procedura tecnico amministrativa che prevede scansioni temporali obbligatorie, siamo in un momento intermedio in cui è stato depositato il Rapporto Ambientale, il documento conclusivo che discute le possibili conseguenze e accompagna la variante verso l’adozione dopo 60 giorni. Dopo che i tecnici hanno terminato di illustrare la variante, è giunta solo una domanda dal pubblico rimasto, 6 persone compresi i giornalisti. Un ragazzo ha chiesto perché dalla variante al Pgt non risulti più l’area verde di via Puecher. Gli è stato risposto che tale area sarà resa edificabile e che sarà messa a disposizione un’area verde da un’altra parte. E.G.