ABBIATEGRASSO – E’ stata celebrata domenica la Giornata dell’Unità Nazionale e la Festa delle Forza Armate, nel ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale, una ricorrenza che è l’occasione per rivolgere un pensiero di gratitudine ai tanti Caduti che si sono sacrificati donando la vita per il nostro Paese. Le autorità civili, militari, religiose e tutti i rappresentanti delle associazioni d’Arma riunite in AssoArma, insieme ai ragazzi delle scuole non hanno mancato di presenziare a questo importante giorno. Il maltempo non ha impedito lo svolgersi delle manifestazioni in programma, a partire dal corteo che da piazza Marconi ha raggiunto il Monumento dedicato ai Caduti dove, sulle note dell’Inno di Mameli suonato sempre con emozione dal Corpo Musicale G. Garibaldi, è stata innalzata la bandiera italiana verso il cielo, diventato così meno grigio, anche grazie ai colori dei tanti stendardi delle Associazioni d’Arma che hanno sfilato insieme al Gonfalone del Comune. Questa festa, come ha ricordato il sindaco Cesare Nai, è “l’occasione per ricordare pubblicamente il sacrificio di quanti hanno combattuto per la difesa dell’identità nazionale, per l’indipendenza, per la libertà e per la democrazia – valori fondanti della nostra Repubblica – nonché per riflettere su come questa importante eredità possa essere raccolta e messa in pratica nella vita quotidiana da ciascuno di noi, secondo il proprio ruolo e le proprie responsabilità”. Il 4 novembre vengono celebrate contemporaneamente l’Unità nazionale e le Forze Armate. “Ciò testimonia lo strettissimo legame che esiste tra il Paese e la sua componente militare. Proprio per questo le nostre Forze Armate dovranno essere messe sempre più in condizione di essere massimamente efficaci rispetto ai nuovi compiti da assolvere, dotandosi delle capacità umane e tecniche e dei mezzi che consentano loro di fronteggiare le tante e complesse minacce emergenti e, soprattutto, di operare pienamente inserite nel dispositivo di sicurezza della Comunità Internazionale. – ha sottolineato Nai – Le Forze Armate sono anche un significativo presidio al servizio della collettività nei compiti di ordine e sicurezza pubblica… Tutti noi desideriamo esprimere riconoscenza e gratitudine alle Autorità militari presenti e ai componenti delle Forze Armate di ogni ordine e grado del nostro Paese”. Ai giovani il sindaco si è rivolto concentrandosi in modo particolare sulla parola “Patria”: “Si prova quasi paura a pronunciare la parola; e se lo si fa, lo si fa con l’accento che si riserva alle ‘cose d’altri tempi’, ai valori di un tempo che non c’è più. Ma senza memoria storica il nostro Paese, la nostra comunità rischia di perdere e smarrire il significato e il senso profondo della propria identità culturale e civile. La giornata di oggi rappresenta, quindi, una sorta di passaggio di testimone da una generazione all’altra affinché l’importante eredità consegnata dai padri non venga dispersa e possa essere difesa e tutelata dai figli. Le tante sfide che abbiamo davanti (penso ad esempio alla situazione di crisi economica che ancora persiste, alla difficoltà sociali) richiedono un rinnovato e forte spirito di unità nazionale, che non significa nazionalismo ed egoismo ma piuttosto identità collettiva e coesione sociale al servizio del bene comune. Proprio per questo, – ha concluso il sindaco – siamo tutti chiamati ad impegnarci per l’unità e la democrazia del nostro Paese, consapevoli che la conoscenza delle nostre radici, del nostro passato ci consenta di guardare al futuro con maggiore fiducia e serenità, nella certezza che ciascuno di noi, con il proprio agire, possa e debba sentirsi artefice e protagonista della nostra storia”. Il corteo si è diretto poi al cimitero dove, al Sacrario dei Caduti, è stata celebrata la Messa in loro suffragio. S.O.