ABBIATEGRASSO – L’ultimo dei tre incontri del ciclo di conferenze sulla storia di Abbiategrasso si è svolto giovedì 20 ottobre presso la sala consiliare del Castello Visconteo sul tema “Passatempi e svaghi nel Medioevo” a cura dell’architetto Laura Re. La concezione del tempo libero, ha spiegato la relatrice, è un concetto moderno; infatti nel Medioevo il relax non era considerato tale, anche se ovviamente esistevano dei periodi di cessazione dell’attività, ad esempio d’inverno quando il lavoro in campagna si fermava. Le festività coincidevano per lo più con le feste religiose, secondo una statistica circa un terzo dell’anno era considerato festivo per la Chiesa; non esistevano le odierne “ferie” e, se mai fossero esistite, erano dedicate solo ai funzionari del governo. Lo svago principale degli aristocratici era la caccia, soprattutto di lupi, cinghiali e volpi, presenti in gran numero nel territorio, inseguiti con strumenti appositi come la balestra, la spada, la lancia; un tipo particolare di caccia era la Falconeria, cui potevano accedere solo i grandi Signori, considerati gli ingenti costi dei materiali. Un altro svago, molto meno documentato, era la pesca in acqua dolce di luccio, trota e rane, pietanze diffuse, poco considerata però sia perché associata ad un ceto basso, sia perché non era oggetto di commercio, visti i problemi di conservazione. I tornei e le giostre allietavano spesso le corti nei castelli con gare tra gruppi di cavalieri o singoli combattimenti. Un’occasione per la socializzazione erano i banchetti, che ci tramandano il tipo di alimentazione di quei tempi: nel Medioevo per i ricchi signori mangiare bene significava mangiare molto, soprattutto selvaggina, mentre tra i poveri la pietanza più diffusa erano le zuppe di legumi. Infine i passatempi dei cittadini medievali riguardavano le attività sportive oppure il gioco d’azzardo, che si teneva al chiuso, soprattutto con l’uso di dadi, carte e scacchi. “Cambiano le regole, ma non il modo di divertirsi” ha concluso Laura Re, che ha successivamente ricevuto il titolo nobiliare dal Duca. Numerosi ringraziamenti al Ducato di Abbiategrasso, che ha organizzato questo ciclo di conferenze colmando le lacune sulla storia della nostra città e facendocela così apprezzare ancora di più.

Ilaria Scarcella