GAGGIANO – Il Gruppo consiliare di “Rilanciamo Gaggiano – Baj Sindaco”, composto da Enrico Baj (nella foto), Gianluca Bianchi, Eleonora Bortolotto, Elena Semeraro, commenta così l’ultima seduta del Consiglio comunale, riunitosi lo scorso 30 settembre. “Sono stati tre gli argomenti principali trattati. Per quanto riguarda i Comitati di Frazione ‘passa la linea di Rilanciamo Gaggiano’. Non previsti nel programma della Lista Perfetti, ma ben presenti nel nostro programma come strumento fondamentale per le specifiche esigenze delle comunità decentrate, – affermano i consiglieri di opposizione – i tre Comitati di frazione previsti dallo Statuto comunale (Vigano/Barate, San Vito/Fagnano e Bonirola) verranno ricostituiti grazie soprattutto alla determinazione della Consigliera Eleonora Bortolotto, che in questi mesi si è molto battuta in tal senso con interventi e interrogazioni. Il primo passo è stata la costituzione di una specifica commissione consiliare (Berardi, Bortolotto, Zucca) per accogliere disponibilità e adesioni dei cittadini. L’obiettivo è che i Comitati vengano costituiti entro il 2019, come detto in un documento che abbiamo depositato. Vigileremo affinché la maggioranza tenga fede agli impegni presi in Consiglio”. Si è parlato poi della nuova regola sui tributi locali, anche in questo caso “accolte le modifiche proposte da Rilanciamo Gaggiano. La Giunta, – continuano i consiglieri – recependo un recente decreto governativo, ha proposto una nuova normativa che, al verificarsi di certe condizioni di morosità, consentirà al Comune di negare o ritirare i permessi e le autorizzazioni di sua competenza, determinando di fatto la possibile chiusura di un’attività commerciale, artigianale o industriale. Abbiamo presentato alcune modifiche al regolamento proposto, al fine di sancire che potranno ricadere in questa ‘spada di Damocle’ solo i contribuenti che, al di là dell’entità degli importi non pagati, abbiano avuto un comportamento scorretto per più annualità, ferme restando le consuete procedure di accertamento e recupero. La maggioranza, dopo una sospensione della seduta per esaminare le nostre proposte, le ha accettate. Il risultato, a giudizio unanime, è una norma più equa di quella presentata dalla Giunta”. Infine Asga: “La Società comunale che gestisce la rete gas metano di Gaggiano ha chiuso gli ultimi 5 anni tutti in passivo, accumulando perdite per quasi 1 milione e mezzo. – sottolineano i consiglieri di Rilanciamo Gaggiano – Inoltre, è gravata da debiti a breve per un importo analogo. Il Sindaco e il Presidente della Società hanno imputato questa situazione alle ridotte dimensioni della Società, che in passato gestiva oltre alla distribuzione anche la vendita del gas, il servizio idrico, la farmacia comunale e i cimiteri. Per vederci più chiaro abbiamo proposto (e la proposta è stata accettata) che i bilanci dal 2014 al 2018 vengano illustrati in una sede pubblica, cioè nella Commissione consiliare Finanze: invitiamo tutti i cittadini interessati a partecipare a questi incontri, di cui renderemo pubbliche date e orari appena verranno convocati. Abbiamo inoltre chiesto che in quella sede venga anche illustrata in dettaglio la destinazione degli importi ricavati nel 2013 (1 milione e mezzo) dalla cessione delle quote Miogas possedute da Asga. La Giunta Perfetti sta cercando da 2 anni di uscire in qualche modo da questo tunnel; ha infatti messo in vendita la Società, anticipando le gare d’ambito (ambito nel nostro caso composto da 51 Comuni) previste per legge fin dal 2007 ma ferme al palo in tutta Italia. Ha quindi fatto fare una perizia della Società, il cui valore è stato definito entro una forchetta tra 1.800.000 e 2.300.000 euro. La prima gara, svoltasi nel 2018 sulla base del valore più alto, è andata deserta nonostante a più riprese il Sindaco avesse comunicato al consiglio comunale la sua convinzione di ‘spuntare’ un prezzo anche più alto. La seconda gara, svoltasi sulla base del valore più basso e in scadenza proprio il 30 settembre dopo due proroghe, è andata parimenti deserta, anche in questo caso nonostante diverse dichiarazioni ottimistiche di Perfetti. Si è così tornati al punto zero: il minimo che si possa dire è che evidentemente in Comune hanno capito poco o niente della materia e del mercato di riferimento, pur con il supporto di consulenti e periti vari, certamente ben pagati. Abbiamo chiesto che la Commissione Finanze esamini anche i motivi di questo flop, dopo mesi di annunci e di illusioni. Chiarito il tutto (bilanci negativi ed esito della gara) si potranno esaminare le possibili vie d’uscita: attesa della gara d’ambito, vendita autonoma ad un prezzo ancora più basso, liquidazione della Società con affidamento del servizio, ecc. Starà alla Giunta, che conosce o dovrebbe conoscere in dettaglio la situazione e la normativa, proporre la scelta a suo giudizio migliore e starà a noi verificarla ed eventualmente individuare alternative. Per ora registriamo un fallimento su tutta la linea, con danni rilevanti al patrimonio pubblico” concludono i consiglieri.