L'eco della città

Parigi nei giorni della strage: la testimonianza di un abbiatense che era lì , Ivan Donati

ABBIATEGRASSO – A Parigi nei giorni della strage e del lutto c’era anche un abbiatense, il giornalista Ivan Donati, portavoce di Ascom, Associazione Commercianti. Era in viaggio con amici in una città che ama molto e dove ha vissuto per tanto tempo. “E’ stato tutto strano, ero con amici a festeggiare il mio compleanno. Venerdì sera abbiamo appreso la notizia, è stato terribile, c’erano paura, rabbia, voglia di capire e tanta tristezza. Un susseguirsi di notizie, scontri, allarmi”, racconta lunedì mattina al rientro ad Abbiategrasso. Domenica sera è stata fatta evacuare la zona di Place de la République nel cuore di Parigi, con migliaia di persone in fuga, perché sono esplosi dei colpi ma erano solo petardi. Questo il clima che si viveva, la città blindata nelle giornate di cordoglio e tristezza, una processione nei luoghi delle stragi, tante persone commosse mentre deponevano fiori, candele, messaggi di pace. “Una città che cerca con coraggio di andare avanti, sono andato a posare dei fiori nei luoghi dell’orrore, c’è voglia di uscire, di andare avanti, di urlare quanto è bella la vita e quanto è bella Parigi. – afferma Ivan Donati – Noi non eravamo lontanissimi dal Bataclan, sono posti che già avevo frequentato in passato e quando ti viene toccato un luogo così vicino, che ti è appartenuto, ti senti come violentato, fa ancora più male. Subentra però la voglia di andare avanti, di scendere in piazza, in migliaia si sono riversati in strada, gridavano ‘non si ha paura’, cantavano la Marsigliese. La Francia ce la farà, è un popolo straordinario, esempio di integrazione, laicità, libertà, multiculturalità. Parigi è di tutti. Non voglio fare considerazioni politiche, certo si dovranno fare delle riflessioni… Non si deve però vivere nella paura, nell’odio e nella xenofobia. Ho saputo della fiaccolata di domenica sera ad Abbiategrasso, tramite i social ho visto con piacere come si è svolta, il pluralismo è ora più che mai una ricchezza, servono dialogo e confronto per un futuro di pace e libertà”. Il mondo piange per le vittime di questo ennesimo atto terroristico che ferisce l’Europa e l’Occidente nel suo cuore, nella città simbolo di Libertà, Uguaglianza e Fraternità. “Siamo tutti Parigi” il grido che si alza unanime da ogni parte del mondo, dove i monumenti più importanti, da New York fino a Sydney, si sono colorati di blu, bianco e rosso, a simboleggiare l’abbraccio al popolo francese e la condanna al terrorismo. In questi giorni Ivan Donati ha postato sul proprio profilo Facebook foto, video di Parigi e messaggi di pace, come una poesia di Gianni Rodari, che Ivan vorrebbe condividere anche con i nostri lettori:

Promemoria

“Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.

Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio, la guerra”.

(Gianni Rodari). S.O.

Exit mobile version