ABBIATEGRASSO – Proviamo a riassumere le molteplici segnalazioni che riguardano la nostra sanità e soprattutto il P.S. abbiatense. La proposta è comparsa sui social, ora riproposta da C.P. che chiama e dice: “L’ho detto anche al sindaco Nai, visto che sembrava dopo la visita della Commissione Sanità in novembre e la decisione unanime, che si dovesse riaprire subito ma di notte il P.S. di Abbiategrasso è ancora chiuso, che bisognerebbe approfittare del Giro d’Italia per attirare l’attenzione di tutta la stampa e fare un sit in o qualche azione clamorosa, per riavere questo servizio importantissimo. Si fanno P.S. per i cani e si chiudono quelli per i cristiani? Il sindaco mi ha detto che non si può ma gli ho detto di darsi da fare, di farsi sentire. Se si vuole secondo me si può, il sindaco ci rappresenta e deve darsi da fare per noi cittadini anche se è amico dell’ass. Gallera che ce l’ha chiuso”. Sempre a proposito del P.S. e in particolare sul funzionamento di quello di Magenta, continuano le segnalazioni negative dovute alle stesse criticità che continuano a verificarsi: lunghe attese per l’ambulanza, per il triage. P.R. dice “la scorsa settimana alle 11 in P.S. a Magenta non si riusciva a entrare, si sentiva un utente che inveiva e urlava… e pensare che ad Abbiategrasso abbiamo una struttura nuova che può funzionare ma l’hanno chiusa…” C’è anche, uno solo purtroppo, E.C. ex infermiere, che ha chiamato in redazione per esprimere la sua soddisfazione per il trattamento ricevuto al P.S. di Magenta dalla moglie con problemi psichici e in un’altra occasione per problemi personali risolti. Il servizio sul quotidiano Il Giorno di giovedì 3 maggio in cui il Presidente nazionale del 118, dott. Balzanelli, sosteneva che in questi ultimi anni “il servizio sanitario di soccorso è stato smantellato”, che “se una persona ha bisogno di soccorso, secondo la normativa, deve averlo in 8 minuti in area urbana e 20 se extraurbana, c’è il problema che se uno sta morendo ha bisogno di un team in grado di fare diagnosi e terapia d’emergenza”. Il medico continua denunciando “ambulanze senza medici e infermieri”. Inutile dire che questo ha suscitato reazioni come: “Ci hanno chiuso il P.S. dicendo che per la nostra sicurezza dobbiamo chiamare il 118 per essere portati in una struttura idonea. Invece non è così, la nostra sicurezza è sempre più a rischio per decisioni politiche vergognose, incapacità e tagli là dove bisogna invece investire”. Ma non c’è limite al peggio, di seguito alcune domande sempre più preoccupanti per il futuro del C.Cantù: “Si sente dire da addetti ai lavori che a fine estate chiude il laboratorio analisi e che butteranno giù la palazzina per farci un parcheggio. Per chi? Per un ospedale che si sta smantellando? Sarà meno costoso inviare le provette a Magenta? Quante navette serviranno al P.S? ammesso che rimanga aperto almeno di giorno, ma sarà così? Con quale personale infermieristico? Personale ora all’osso e con problemi seri di turnazione. Problemi seri tenuti nascosti, senza dire nulla alla popolazione, come fanno le talpe, lavorando sotto sotto fino a…cose fatte, come per la chiusura del P.S. di notte. Dobbiamo fermare questo sfacelo”. E.G.