ABBIATEGRASSO – Ospitiamo la richiesta di aggiornamenti sulla riapertura notturna del P.S. e del ripotenziamento dell’ospedale Cantù di Abbiategrasso, inviata il 18/1/2022 al Direttore Generale Welfare di Regione Lombardia, dott. Giovanni Pavesi, da tre abbiatensi che hanno a cuore le sorti del nostro ospedale. “Gentilissimo dott. Giovanni Pavesi, Direttore Generale Welfare di Regione Lombardia, chi le scrive è Federico Taglietti che ha sollecitato l’amico Carlo Sangalli per perorare la causa dell’Ospedale Cantù di Abbiategrasso, a cui si aggiungono Enrica Galeazzi del Comitato Popolare Intercomunale e Tiziana Losa, presidente di ConfCommercio Abbiategrasso, che ha incontrato lo scorso 29 luglio a proposito del ripotenziamento dell’Ospedale Cantù e della riapertura notturna del Pronto Soccorso, votati con delibera dal Consiglio regionale lombardo il 7 maggio 2019, ma fino ad oggi disattesi. Ancora La ringraziamo per la disponibilità all’ascolto, per la condivisione delle nostre preoccupazioni, per averci rassicurati che non ci saremmo dovuti accontentare né di Cot e neppure di un Ospedale o Casa di Comunità, perché il nostro Ospedale avrebbe riavuto tutti i servizi tolti e di essere in attesa dell’elenco e del cronopragramma più volte già da Lei sollecitati al Direttore Generale dell’Asst ovest milanese, dott. Odinolfi. Con la convinzione che tale elenco fosse in arrivo, ci ha invitati a tornare da Lei a settembre per conoscere tempi e modalità previsti per il ripristino dei servizi tolti dal 2016 in poi. In ottobre Le abbiamo inviato una email per ricordarle il Suo invito a tornare per gli aggiornamenti annunciati, uno scritto in cui segnalavamo ulteriori disagi della popolazione dovuti al sottoutilizzo e perdite di servizi del Cantù, dovute a scelte politiche insensate. Ora Regione Lombardia ha previsto di utilizzare i contributi del PNNR per ristrutturare spazi del locale istituto geriatrico Golgi, per ospitare un Cot, una Casa di Comunità, un Ospedale di Comunità, strutture a presidio territoriale, destinate a pazienti con elevata complessità assistenziale ma a bassa intensità di cure. Se la nostra interpretazione è esatta, la Casa di Comunità è il luogo dove si erogano servizi territoriali sociali e sanitari integrati, con assistenza congiunta di medici di famiglia, infermieri, assistenti sociali, ecc. i Cot ovvero Centrale Operativa Territoriale si occupano di coordinare i servizi sanitari domiciliari e in rete con ospedali ed emergenza urgenza. Strutture che necessitano di personale: per il Cot 5 infermieri e un coordinatore, nell’Ospedale di Comunità 9 infermieri, 6 operatori socio-sanitari, un medico 4 h/die. Per la Casa di comunità: 1 medico 4h/die, 2 ostetriche, medici di medicina generale, infermieri di famiglia e specialisti ambulatoriali. Sono previste nuove assunzioni per il 30% del personale ed essendo previste ad Abbiategrasso tutte e tre le nuove strutture, presumiamo di diventare punto di riferimento di un distretto di 100.000 abitanti, come da normativa. Ben venga quindi, ma consideriamo prioritario riavere l’ospedale funzionante e chiediamo se, una volta pronti i contenitori, saranno resi operativi con il personale previsto, vista l’attuale carenza di sanitari negli ospedali, pare non facilmente reperibili così come la penuria e mancata sostituzione di medici di famiglia in diversi nostri piccoli Comuni che ne sono sprovvisti. Ci chiediamo principalmente quale futuro sia previsto per il nostro Ospedale, la cui presenza con tutti i servizi da ripristinare e da riqualificare risulta essenziale perché la rete prevista funzioni, assicurando una presenza h24 di P.S. per l’emergenza urgenza, essenziale per le acuzie. A questo proposito condividiamo segnalazioni di lunghe attese e sovraffollamento al P.S. del Fornaroli di Magenta, conseguente anche alla chiusura notturna e depotenziamento della struttura abbiatense. Le ricordiamo che da gennaio dello scorso anno i 14 sindaci hanno chiesto ripetutamente un incontro all’ass. Moratti e sono tuttora in attesa di risposta. Quanto sopra, così come la Sua auspicata risposta, sarà inoltrato alla stampa, una comunicazione dovuta agli 85.000 abitanti dei 14 Comuni dell’Abbiatense che attendono da tempo informazioni ma soprattutto risposte concrete e adeguate alle proprie esigenze. Grazie ancora per l’attenzione, fiduciosi attendiamo Sue notizie e porgiamo i nostri migliori saluti. Federico Taglietti, Enrica Galeazzi, Tiziana Losa”.