ABBIATEGRASSO – La scorsa settimana ha telefonato la signora Carla per segnalare la sua esperienza sanitaria, come di consueto è stata invitata  a raccontarla personalmente. Ha accettato e lo ha fatto venerdì, nella sede dell’Eco della Città durante una video intervista in diretta Facebook disponibile sulla pagina del giornale. Ha detto: “Giorni fa sono andata al Cup per prenotare una radiografia al ginocchio, mi hanno detto che avrei dovuto aspettare l’anno prossimo. Essendo una cosa urgente ho reclamato, mi hanno inviata dal direttore sanitario, sono salita, c’era la segretaria, non so bene chi fosse, a cui ho chiesto perché per fare un esame dobbiamo andare a Legnano? Io ho 80 anni, non so come arrivare, abbiamo un ospedale che è all’avanguardia… Quando è venuta la delegazione della Commissione Sanitaria l’anno scorso, ero presente, hanno detto che l’ospedale è all’avanguardia, le sale operatorie più che fantastiche, così la radiologia ecc, hanno detto che poco dopo avrebbe riaperto il P.S. di notte, non riesco a capire perché è ancora chiuso. Io sono diretta, ho fermato anche il sindaco. Gli ho detto: signor Nai, quand’è che va alla Regione per avere la possibilità di avere un P.S. com’era prima? Mi ha detto fra due giorni vado e poi saprò dire magari dal giornale di Abbiategrasso. Però questo è successo tre mesi fa e stiamo ancora aspettando la risposta del sindaco, forse c’è qualcosa che non va. Mi risulta che c’erano 4 radiologi nel nostro ospedale e 2 li hanno spediti altrove. La radiografia al ginocchio l’ho fatta ieri a Vigevano, in una settimana mi han dato l’appuntamento e mi hanno fissato un’ecografia a dicembre, tempi ragionevoli, altrimenti bisogna fare tutto a pagamento ma le persone non hanno degli introiti come quelli dei nostri governanti e devono pensare a come spendere i soldi, non tutti hanno le possibilità… Per quanto riguarda il P.S., racconto l’esperienza di mio marito che si era tagliato il dito di una mano con l’ombrello a fine maggio ed è stato medicato all’ospedale Cantù, poi siccome erano le 8 di sera, è stato purtroppo portato a Magenta. L’han tenuto tutta la notte, la mattina ancora non gli avevan fatto niente, poi il bel lavoro che gli avevan fatto ad Abbiategrasso glielo hanno tirato via, medicato in qualche modo, poi ci han detto, era giovedì, di tornare la settimana dopo che gli avrebbero dato i punti. Ma una persona deve aspettare una settimana per dei punti? Avendo una certa età, abbiamo bisogno del P.S. di giorno e di notte, io non ho la patente, non posso telefonare a mia figlia di giorno e di notte per farmi portare altrove. L’ospedale ha 100 e rotti anni, non deve diventare un cronicario. Ho capito che sotto c’è un intrallazzo di soldi, perché è impossibile che per questo ospedale per cui sono stati spesi 30 milioni di euro, venga vanificato ora l’investimento…Sono grata all’Eco che ci dà notizie sempre all’avanguardia”. Grazie a lei sig. Carla che “ci ha messo la faccia”, letteralmente. E.G.