L'eco della città

Ospedale: botta e risposta tra Finiguerra e Gallera

ABBIATEGRASSO – La scorsa settimana abbiamo ricevuto altre segnalazioni, dopo il 15 e il 21 anche martedì 24 aprile, sulla chiusura dell’ambulatorio di guardia medica. Un ulteriore disagio e disservizio per la popolazione dell’abbiatense costretta a rivolgersi a Magenta dove la situazione è sempre peggio. Arrivano testimonianze di sovraffollamento, nervosismo da parte degli operatori oltre che di pazienti e accompagnatori, un disservizio riportato anche da quotidiani e commentato sui social. L’ultima segnalazione in merito: “Il consigliere Finiguerra ha scritto su Facebook un commento sul non funzionamento della guardia medica a cui si è degnato di rispondere l’assessore regionale Gallera, non per chiarire e dire perche ultimamente più volte ad Abbiategrasso han trovato chiuso il servizio, ma insultando il consigliere, dandogli del bugiardo e smentendo la realtà, perché secondo lui la guardia medica funziona, dimostrando così di non conoscere quel che gli compete”. Di seguito il botta e risposta tra Finguerra e Gallera. Fingiuera: “Ad Abbiategrasso non c’è limite al peggio. Dopo aver chiuso il Pronto Soccorso in un ospedale nuovo di pacca costato 30 milioni di euro la brillante politica regionale targata Lega Forza Italia ci ha chiuso anche la Guardia Medica.
Come erano belli e promettenti gli slogan dei politici regionali che sono venuti a chiedere i voti degli abbiatensi. E come stava bene il nostro sindaco Nai sui palchi e alle tavolate al fianco del suo amico assessore regionale alla sanità Giulio Gallera. Abbiategrasso scivola sempre di più. In perfetta continuità…”. Assessore Gallera: “Vergognati! Continui a scrivere falsità per mascherare la tua inadeguatezza, la guardia medica di Abbiategrasso funziona e continuerà a funzionare… Tu in perfetta continuità con la tua campagna elettorale continui a raccontare menzogne ma oggi come allora sei sconfitto dalla realtà dei fatti”. La risposta di Finiguerra: “Egregio Assessore Giulio Gallera, mi spiace constatare che Lei non è a conoscenza di quanto accade nell’ospedale di Abbiategrasso sebbene si trovi in Lombardia dove Lei riveste la carica di assessore alla sanità.
Che il servizio di Guardia Medica di Abbiategrasso sia rimasto chiuso è cosa di dominio pubblico. Ne hanno parlato anche i giornali. Così come è risaputo che il nuovo ospedale di Abbiategrasso costato oltre 30 milioni di euro pubblici si è visto chiudere il Pronto Soccorso dalla Sua gestione della sanità lombarda. Questi sono fatti inconfutabili, che non dipendono certo da mie scelte o decisioni, ma da scelte di cui Lei in ultima istanza è responsabile.
Non mi vergognerò mai di dire le cose come stanno. Ad Abbiategrasso come altrove.
Se poi la verità dà fastidio, questo è un problema di chi la verità la nega.
Se invece di urlarmi (l’uso delle maiuscole equivale a questo) giudizi di inadeguatezza e inviti alla vergogna, rispondesse nel merito su quanto sta veramente accadendo all’ospedale di Abbiategrasso, farebbe più onore alla carica che Lei riveste. Se proprio non vuol farlo per rispondere a me o al 49,5% di cittadini abbiatensi che mi hanno votato, e che quindi rappresento, risponda agli oltre 11 mila cittadini che hanno sottoscritto la petizione per la riapertura del Pronto Soccorso di Abbiategrasso del Movimento per i Diritti del Cittadino Malato. O pensa che si debbano tutti vergognare? Domenico Finiguerra”. E.G.

 

 

 

 

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