ABBIATEGRASSO – Dopo i 5 minuti in cui gli animi si erano surriscaldati perché il presidente Tagliabue, cronometro alla mano, interrompeva gli interventi dei consiglieri, Cameroni (Pd) una volta annunciata la 1° mozione all’ordine del giorno, chiedeva a Tagliabue “di essere super partes e di permettere una discussione pacata, con più serenità”. La replica: “Io mi attengo al regolamento”. Un preludio che non faceva ben sperare. E’ stato quindi letto il seguente testo della mozione-dibattito, presentata da tutti Gruppi Consiliari di minoranza: “Concessione di piazza Marconi, in occasione delle Giornata della Memoria, per l’installazione di un gazebo da parte degli stessi organizzatori della Festa del Sole”. Primo a prendere la parola il cons.Serra (passato al Gruppo Misto) che ha declamato con enfasi il testo preparato: “…si è peccato di leggerezza, ma chi ha peccato di leggerezza e superficialità? La leggerezza è di tutti i politici perché il male si annida nel cuore dell’uomo”, ha continuato leggendo il testo di una canzone di Guccini, inutili i tentativi di fermarlo da parte di Tagliabue perché aveva finito il tempo a disposizione. La cons.Cameroni (Pd) ha invece indicato il sindaco come principale responsabile: “Nai – ha detto – non ha dimenticato i suoi trascorsi politici (An), io ho perso il fratello di mio papà a Dachau… Nai non sa mai nulla, è complice anche se oggi si dice ‘incazzato’, ammettendo che c’era un rapporto e che doveva compiacere qualcuno come Gallera. La nostra città merita ben altro”. Il cons. Gallotti, che ha lasciato il gruppo Lega, ora nel Gruppo Misto, ha ribadito: “Abbiategrasso non merita questo, se vuoi rispetto devi dare rispetto. Non so chi sono i colpevoli ma chiedo pubblicamente di chiedere scusa”. De Marchi (Cambiamo Abb.) si è detta dispiaciuta che Abbiategrasso si faccia conoscere  per  quello che non è. Baietta (Nai sindaco) ha dato per scontata, da parte di tutti, la condanna dell’Olocausto, ha detto che, per senso di responsabilità e per colmare una lacuna, occorre dotarsi di un regolamento. Cattoni (Cambiamo Abb.) si è rammaricato perché “la nostra reputazione ha valicato i confini e offende tutti. Provocazioni di gruppetti  neofascisti, che si sentono forti, alcuni di loro andranno a processo tra pochi giorni. Il sindaco Nai ha partecipato qui in castello a loro convegni. Sono stati sdoganati ad Abbiategrasso, mi auguro che il sindaco si svegli, altrimenti dovrebbe dimettersi”. Da Dell’Acqua (Cambiamo Abb.) parole come: svastiche, teste rasate, ideologia… attribuibili “ai gruppi di Lealtà e Azione e a Bran.co che si maschera vome beneficenza, ma per chi? Per tutti?”. Lovati (Nai sindaco) ha dichiarato: “Toni forti, al 90% non accettabili perché non reali. Qui nessuno si sente fascista, men che meno Nai, iniziativa spiacevole e inopportuna perché fatta il 27, c’è da ridire solo sulla data. La ridondanza di questi giorni coinvolge ca. 200 persone che frequentano i social, i cittadini sanno che non siamo fascisti…” Finiguerra: “Ho aspettato, ora chiediamo a sindaco e assessore di relazionare, Nai dica perché ha detto, intervistato da Aziani che “era incazzato e, anche se vengono a chiedere in ginocchio, con me hanno chiuso”. Sarebbe stato bene cercare di rimediare, questa sera, invece no, qualcuno ha parlato delle Foibe per distorgliere l’attenzione. Il fascismo è arrivato perché tutti stavano in silenzio…” Pusterla (Abb.Merita) ha chiesto di intervenire ma “senza insulti. E’ chiaro che il banchetto è stato inopportuno dopo quanto successo questa estate”. De Angeli  (M5S) ha invitato ancora la maggioranza a chiedere scusa. Poi ha preso la parola il sindaco : “ Sono intervenuto subito domenica pomeriggio quando ho saputo del banchetto che si dice legato a LealtàAzione. Essendo il sindaco, la responsabilità è mia, le autorizzazioni per banchetti hanno un loro iter, io non sapevo del 27, non ho rapporti con queste associazioni. Mi sono arrabbiato per l’inopportunità di aver dato il permesso per quel giorno”. L’ass. Albetti (Abb.Merita) ha sostenuto: “Il banchetto era inopportuno e occorre aumentare la vigilanza. Abbiamo partecipato alla mostra dell’Anpi con i ragazzi delle scuole. Eccessiva la conferenza stampa: non ho bisogno di avere da loro la patente di antifascista…” Tarantola (Ricominciamo Insieme) sintetico: “Mi spiace che non sia stato detto: scusate, abbiamo sbagliato. Se l’associazione aveva davvero la volontà di raccogliere fondi per la chiesa siriana poteva scegliere un altro giorno”. Incalzava Cattoni (Abb.Merita): “Si lasciano sdoganare questi gruppi neofascisti, abbiamo un sindaco debole che permette che la città diventi il loro fortino. Se non votate questa mozione, dimostrate che siete fascisti”. Il sindaco ribatteva: “Facciamo ordine: la Costituzione è nata dalla Resistenza e la nostra libertà ci porta a concedere spazi a chi la pensa diversamente da noi”. Nai ha letto poi una serie di date in cui anche l’Amministrazione Arrara ha concesso spazi alle stesse associazioni nel 2015 e 2016 perché “non è possibile non concedere spazi a chi non risulta anticostituzionale”. Granziero però ha ricordato che dopo l’iniziativa di Lealtà Azione, è stata bocciata la mozione che voleva regolamentare e si è scelta la linea del ‘liberi tutti’. Valandro ha acceso di più gli animi dicendo: “Se noi non c’eravamo, voi della minoranza dov’eravate?” Biglieri le risponde ironico: “A quali iniziative per onorare la Memoria, se non ne avete fatte ?” Ad aumentare la tensione ha poi contribuito Ceresa (FI) che ha accusato la minoranza di essere di “basso livello, avete offeso il sindaco che conosco dalle elementari…”, Magnoni esprime a nome della Lega il voto contrario alla mozione, Cameroni (Pd) dice a Ceresa : “Ogni volta che parla. lei mi disturba e non mi trova d’accordo il sindaco che dice che bisogna evitare queste cose solo in date particolari”. Finiguerra ha ricordato: “Abbiamo chiesto al sindaco questa estate di revocare il permesso ma Nai ha detto ‘non posso’. Bocciano poi la mozione promettendo ‘tanto non si ripete, ve lo assicuriamo’ adesso dicono no ai banchetti di questo tipo solo il giorno della Memoria…” Pusterla insiste che si è trattato  di una leggerezza amministrativa, per cui ritiene utile un atto amministrativo. Si susseguono altri interventi, un botta e risposta tra maggioranza e minoranza dove sostanzialmente si confermano le opposte posizioni fino al voto che non riserva sorprese, la maggioranza coesa, con 16 voti boccia la mozione. Altrettanto coesa la minoranza, tutti e 9 i consiglieri votano a favore. Inutilmente. E.G.