ABBIATEGRASSO – Una grande festa, una grande occasione che la città ha colto per farsi conoscere al meglio, proprio come quando ci prepariamo per partecipare a una cerimonia a cui siamo stati invitati e ci mettiamo l’abito migliore, pensiamo ai particolari e al regalo. Così è stato per accogliere i grandi del ciclismo, non solo il centro storico, tutta la città si è vestita di rosa, con nastri, fiocchi, fiori veri e di carta, con allestimenti di vetrine a tema, striscioni alle finestre o appesi su fili stesi tra le case, nelle strade. Per mesi il Comitato Tappa ha lavorato alacremente, da quando è stato annunciato che la 18a tappa di questo 101° Giro d’Italia sarebbe partita da Abbiategrasso e ufficializzato in seguito con il Castello illuminato di rosa 101 giorni prima del 24 maggio. Un grande impegno da parte del presidente Marco Rognoni, dell’appassionato coordinatore Andrea Ruboni e di altri competenti e instancabili volontari come il vice presidente Paolo Oldani e Maurizio Bianchi. Il traguardo per loro e per Abbiategrasso è stata la mattinata del 24 maggio ed è stato vincente. Più volte dal palco allestito in piazza Vittorio Veneto, lo speaker si è complimentato per la calorosa, incredibile accoglienza che Abbiategrasso ha riservato al Giro, la corsa ciclistica più importante che, oltre ad essere un grande evento sportivo, fa conoscere al mondo la bellezza dell’Italia e, come ha detto il musicista abbiatense Manuel Agnelli, grazie a questa tappa fa conoscere anche questi meravigliosi dintorni di Milano. Sul palco, prima di lui, è stato invitato il mitico Andrea Noè, accolto da un’ovazione, sentiti e riconoscenti applausi anche per il Comitato Tappa, per il sindaco Nai e l’assessore Poggi, mentre arrivavano alla spicciolata i corridori per apporre ciascuno la propria firma e siglare sul tabellone. Un passaggio che, ad ogni presentazione, scatenava il tifo della folla, applauditissimi Dumoulin, Viviani, Aru, Pozzovivo, Froome e ovviamente accolto da eroe Simon Yates in maglia rosa. Una passerella preceduta dall’allegra e colorata sfilata di personaggi e ragazzi che, a nome degli sponsor, distribuivano gadgets, dalle bandierine blu “Mediolanum”, a cappellini e manciate di caramelle, a cui è seguito l’irrompere gioioso della fanfara locale dei Bersaglieri e infine l’incedere di una graziosa fanciulla che, fasciata in un lungo abito rosa, ha portato sul palco la coppa tanto ambita che è stata sollevata a Roma dal vincitore finale, Chris Froome. Roma, contrariamente ad Abbiategrasso, non è stata all’altezza dell’importante manifestazione ottenendo solo critiche e pubblicità negativa. Dopo aver firmato, ogni corridore ha ripreso la sua bicicletta e si è avviato verso il punto di partenza. In pole position le “ombrelline”, le ragazze che tenevano ciascuna sotto un ombello il ciclista primo della categoria a cui corrispondeva il colore di maglia e ombrello: azzurro, giallo, viola, bianco, rosa. Di lato l’ass. Beatrice Poggi e il sindaco Nai, pronto, con la bandiera in mano, a dare il via alla corsa, dopo il countdown. Anche i collaboratori dell’Eco della Città hanno filmato e condiviso tante immagini dell’incredibile evento di cui tutti siamo stati protagonisti. La preparazione del Giro ha richiesto molto impegno e messo in circolo molta energia, ha indotto collaborazioni trasversali, ha fatto crescere il senso di appartenenza, ha messo in evidenza quanto sappiamo essere accoglienti, ci ha uniti e resi orgogliosi della nostra bella realtà. Tutto questo occorre continuare a coltivarlo, per raggiungere importanti obiettivi. Una festa riuscitissima, tante le emozioni e il divertimento, il 24 maggio 2018 e il Giro d’Italia è entrato nella storia di Abbiategrasso e Abbiategrasso è ora nella storia del Giro. (Foto di A. Varieschi) Enrica Galeazzi