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Navetta per Malpensa, perché no? Un terzo del tempo e costi dimezzati, già fatto lo studio di fattibilità e raccolte 1.600 firme

ABBIATENSE – L’idea del Comitato Mobilità Metropoli Insubria piace. Martedì 19 luglio in conferenza a Palazzo Stampa i membri del Comitato hanno presentato le firme raccolte in pochi mesi (ben 1.600) e lo studio di fattibilità di questo progetto che andrebbe a risolvere uno dei problemi di mobilità più sentiti nel territorio, per pendolari, viaggiatori, turisti. Cittadini che abitano a pochi chilometri dall’aeroporto di Malpensa si trovano paradossalmente a dover raggiungere coi mezzi prima Milano, per poi arrivare a Malpensa, allungando il percorso inutilmente, spendendo soldi e sprecando tempo. Chi non vuole sostenere il costo di un parcheggio auto in zona aeroporto o chi, giustamente, sceglie comunque di usare i mezzi pubblici, deve prima prendere il treno per Milano, poi la metro fino a Cadorna e infine il Malpensa Express, spendendo dai 15 ai 20 euro e impiegandoci ben più di due ore. L’idea del Comitato è molto semplice: una navetta attiva 365 giorni l’anno che parta da due punti strategici, uno è la stazione di Albairate e l’altro la stazione di Magenta, ben collegata a Torino e Vercelli. Quattro orari di partenza, dal mattino presto e fino alle 16.30 e quattro le corse di ritorno, l’ultima alle 21, al costo di 7 euro per singola corsa, mettendoci circa mezzora (35 minuti ad esempio per gli abbiatensi, un’ora e mezza per Alessandria, la più lontana). La navetta interesserebbe i viaggiatori dei Comuni del territorio della tratta ferroviaria Mi-Mo e S9- S11 (Abbiategrasso, Albairate, Gaggiano, Vigevano, Mortara, Alessandria le principali). Alberto Rischio ci spiega che il progetto potrebbe essere finanziato per il 60% dalla Regione e per il 40% dal territorio, tenendo conto anche del fatto che poi i passeggeri pagheranno un biglietto, quindi ci saranno delle entrate. In soli 3 mesi e 5 banchetti organizzati (Abbiategrasso, Vigevano, Gaggiano) sono state raccolte 1.600 firme, un ottimo risultato, l’obiettivo sono 4.000 firme e fino a settembre saranno organizzati altri banchetti, ad Alessandria, Magenta (qui il 30 e 31 luglio) e Mortara. Alla conferenza erano presenti anche Roberta Giacometti (presidente Comitato Si alla Città Metropolita di Vigevano), Massimo Veneroni (Ref. Comitato S9/S11 Albairate-Milano-Chiasso), l’assessore ai Trasporti Emanuele Granziero del Comune di Abbiategrasso. Dopo la presentazione da parte del segretario del CO.M.M.I, Alessandro Bianchi, ha preso la parola Alberto Rischio che ha illustrato i tre mesi di attività. Un progetto che, se andasse in porto, ridurrebbe anche la quantità di traffico sulle nostre strade, nonché lo smog. Un servizio che potrebbe essere paragonabile a quelli che da anni sono attivi ed efficienti in molti paesi europei. Dal dibattito di martedì, sono emersi spunti di riflessione e nuove idee, come l’esigenza sempre più evidente di dotare la stazione di Albairate di servizi per i pendolari e per i turisti. Se diventerà uno dei punti di partenza della navetta per Malpensa significa che da qui transiteranno anche turisti o viaggiatori che si fermano per più tempo, che necessitano di servizi igienici, un’area ristoro, una biglietteria e magari un punto dove avere informazioni…. Non certo una stazione nel “deserto” come a molti appare la “Bruciata”. Inoltre c’è chi potrebbe trovare comodo lasciare l’auto per giorni proprio ad Albairate e necessita quindi di un parcheggio più sicuro. “La navetta è un’idea che sta raccogliendo favore tra tanti cittadini, partiti e movimenti politici anche diversi tra loro. È un’idea bipartisan, che esprime un’esigenza del territorio” conclude Rischio . Il progetto avrebbe il costo (non esorbitante) di 380.000 euro l’anno. S.O.

 

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