ABBIATEGRASSO – Lo scorso giovedì pomeriggio, 5 luglio, abbiamo ospitato  il consigliere Domenico Finiguerra che, ricordiamo, poco più di un anno fa con le liste civiche Cambiamo Abbiategrasso e  Abbiategrasso Bene Comune è arrivato al ballottaggio e non è diventato sindaco per pochi voti, esattamente 137. Dopo aver invitato il sindaco Nai e ogni assessore della sua giunta, ora mettiamo a disposizione il nostro spazio ai consiglieri di minoranza perché, dopo un anno di  amministrazione Nai, chi lo desidera, venga a dire qual è la sua esperienza, cosa ritiene sia stato fatto di positivo, cosa e come vorrebbe fosse fatto per la città. Quindi benvenuto a Domenico Finiguerra, a lei la parola. “Ho già detto in diverse occasioni che mi trovo in difficoltà in questo ultimo anno di attività politica perché ci sono pochi argomenti su cui fare opposizione. Di fatto l’amministrazione Nai è immobile, ferma, non abbiamo novità a parte la chiusura della ZTL, osservatori civici che non ci sono ancora…la piscina? Non è un’iniziativa del sindaco Nai ricordiamolo: ha ricevuto una proposta da parte di un operatore privato che avrà fatto 4 conti, Abbiategrasso ha 32.000abitanti,  al centro di un bacino molto grande a cui manca una piscina, ci si rende conto che è possibile fare business, arriva quindi  la proposta al Comune che la vaglierà. Non mi risulta nessun tipo di bando, nessun tipo di studio da parte del Comune, così come per il Giro d’Italia,  c’è stata una proposta, è stata accettata, c’è stato un gran lavoro soprattutto del Comitato tappa, dei cittadini, dei commercianti e il Comune ha fatto la sua parte, ci mancherebbe altro… Per il resto davvero poco, c’è la novità di questa festa sabato e domenica, una novità dal punto di vista culturale… Ho ricordato anche in Consiglio comunale che Abbiategrasso ha avuto un ruolo nella Resistenza, diversi cittadini sono stati deportati, hanno ottenuto riconoscimenti e credo che ospitare questi, poche settimane dopo aver visto i ragazzi di ritorno dai campi di sterminio, accompagnati a visitare questi luoghi drammatici, penso sia un grande scivolone e un precedente per la città. Sento in giro e ho visto la lettera di 20 sindaci, che Abbiategrasso rischia di passare per la città dove questi gruppi estremisti hanno ospitalità e questo non piace. C’è poco altro da aggiungere, chi partecipa al Consiglio comunale vede che il dibattito è ai minimi termini, neanche con l’amministrazione Arrara ho avuto un’esperienza così negativa. C’era una grossa dialettica, qui invece siamo al paradosso: le opposizioni presentano proposte ma vengono sbeffeggiate, ignorate, talvolta utilmente  per portare avanti  in seconda battuta proprio le iniziative dell’opposizione… Ci rendiamo conto di portare acqua al mulino dell’Amministrazione Nai, ma va bene se va a favore della città. E’ accaduto per le richieste di sistemare  i parchi, nostra battaglia in campagna elettorale, la manutenzione del verde, quello che chiediamo viene respinto, poi portato avanti, conta comunque portare ai cittadini qualche piccolo risultato”. Ora c’è la richiesta di proposte per la valorizzazione dell’Annunciata, dopo Cracco… “Dopo Cracco… vedremo, l’ Amministrazione  l’ha tenuta congelata per un anno, come deposito per Cracco. E’ stato brutto vederci bocciare in Consiglio la mozione che chiede che immobili comunali abbiano un contratto con cui vengono assegnati gli spazi. Aspetto di vedere il bando e verificheremo dal punto di vista del codice degli appalti. Noi abbiamo depositato da tempo 4 o 5 ipotesi progettuali…” Se avesse vinto le elezioni cos’avrebbe fatto? “ Mi ha sorpreso l’immobilismo di questi anni, Abbiategrasso ha perso molto, avrei immaginato che dopo non più di 3 mesi, il sindaco Nai avviasse un’azione politica forte nei confronti di Regione Lombardia e del Governo nazionale per chiedere di ripristinare i servizi persi. E’ mancata l’azione politica, l’azione di concerto con gli altri sindaci, l’ospedale è emblematico, abbiamo dovuto assistere anche ad una pagliacciata in Consiglio: il sindaco si è fatto nominare dalla sua maggioranza Presidente della Consulta sui temi dell’ospedale, ha dovuto cambiare il regolamento per questo… di cosa ha paura? Non c’è stato alcun avanzamento in nessun campo, io sicuramente avrei preso un’iniziativa politica come prima cosa, il sindaco oltre ad essere a capo della macchina burocratica è il capo politico della città e deve portare avanti un suo disegno, condiviso con i cittadini, per recuperare quanto perduto e per fare passi avanti. Invece abbiamo un vuoto ed è difficile fare opposizione…” Infatti si sente dire che Finiguerra non si sente… “L’avevo detto subito, diamogli un anno di tempo, ora invito il sindaco Nai a cominciare a fare il sindaco, finora non l’ha fatto. E’ stato ostaggio, lo si vede in Consiglio, di forze politiche, di equilibri interni… E’ emerso in modo chiaro come guida politica, non Nai ma il vicesindaco Albetti, espressione di una forza politica che non ha la maggioranza all’interno della stessa maggioranza, quindi  vicesindaco per accordi precedenti”. Forse per anzianità ed esperienza? “Chi ha avuto grandi responsabilità nella vita di questa città forse è il caso che si faccia da parte, sono molto dispiaciuto delle dimissioni dell’ass. Dodi con cui ci si poteva confrontare, ma non sono sorpreso, perché chi vuole impegnarsi per la città, in questo momento storico, vuole farlo libero da condizionamenti e logiche di partito. Perdiamo un assessore tecnico, l’unico uomo indicato pubblicamente da Nai, prima del ballottaggio, non Albetti…e nella prima seduta del Consiglio Comunale non Albetti come assessore, perché non potevano fare la surroga, o non avrebbero avuto i voti per eleggere il Presidente del Consiglio. Nai nominò Dodi vicesindaco per 3 giorni, poi Albetti si dimise da consigliere per fare l’assessore. Un passaggio emblematico di come si è data ai cittadini un’immagine di un certo tipo: Nai uomo non dei partiti, Dodi suo braccio destro e, dopo pochi giorni, viene fuori Albetti che ha primeggiato in questi mesi in Consiglio. Nai sta sullo scranno più alto e anche il vicesindaco che solitamente siede con gli altri assessori. Notatelo! E ogni volta che si presenta un problema nella maggioranza, non è Nai che và a dire cosa fare ma scende Albetti e và a dare indicazioni. Nai deve incominciare a fare il sindaco, i cittadini non hanno eletto Albetti, se avessero proposto Albetti candidato sindaco, il centrodestra non avrebbe vinto. I cittadini vogliono che Nai sia il sindaco. Comunque… Finiguerra c’è”.