ABBIATEGRASSO – Abbiamo ricevuto una mail domenica 14 ottobre dal sig. Renzo Sgarella, che ringraziamo, che si riferisce all’articolo: “Iniziativa del Gruppo Alpini con il beneplacito dei Servizi Culturali del Comune: Eroi per la Patria, medaglia ai loro cari” apparso su un giornale locale, venerdì 12 ottobre con l’elenco che si ritiene essere dei Caduti, ma che così non è, ma anche a quello on line il 14: “Verso il centenario della fine della Grande Guerra: dal Gruppo Alpini 210 medaglie alla memoria degli abbiatensi caduti al fronte. Famigliari cercasi”. Scrive Sgarella: “Quale coautore del libro con Alberto Magnani: ‘Abbiategrasso e la Grande Guerra’, Editore Comune di Abbiategrasso, e più precisamente per la parte che riguarda i Caduti, mi sento in dovere di segnalare che: l’elenco nominativo dei morti pubblicato, che non è quello in possesso del Comune, non corrisponde alla realtà essendo quello pubblicato a suo tempo dall’Albo d’Oro dei Caduti della Lombardia che elenca i morti solo nativi di Abbiategrasso, ma per questo non abbiatensi a tutti gli effetti e, infatti, 74 di questi non risultano presenti nell’elenco del nostro Sacrario. Solo due di essi sono compresi, ma con la guerra in questione non c’entrano nulla essendo stati uccisi in Libia negli stessi anni; il numero dei Caduti risulta essere: 209 per i morti in combattimento o deceduti per altre ragioni durante il conflitto, 19 i morti dopo il conflitto ma per causa di esso, per un totale perciò di 228, oltre a 14 incerti. Un numero molto diverso quindi da quello pubblicato e con decine di nomi che non corrispondono alla realtà e, per questo, non potranno essere contattati i rispettivi familiari; le medaglie commemorative di cui si parla sono state approvate nel dicembre del 2014 con il concorso di varie autorità e con il patrocinio del Ministero della Difesa, con il fine di essere distribuite gratuitamente agli eredi di quei Caduti che ne avessero fatto richiesta e che venivano loro consegnate solo di presenza e in una delle molteplici commemorazioni che mano a mano venivano indette allo scopo e in più sedi, con il fine di agevolare il ritiro agli interessati. Come l’esempio che presento di un Caduto, a tutti gli effetti abbiatense, il cui nominativo non è presente nell’elenco, ma lo è nel Sacrario del nostro cimitero, e che il sottoscritto andò a ritirare a Palmanova con altra. Cordialmente, bersagliere Renzo Sgarella 14.10.2018”.