L'eco della città

L’orchestra Verdi per i malati del “Cantù”

ABBIATEGRASSO – Il 12 febbraio è stata celebrata “La giornata Internazionale del Malato”. Una tradizione (che si ripete da undici anni) vuole che i ragazzi dell’orchestra Verdi della vicina scuola media di via Palestro portino le loro note nel nostro ospedale. E’ un reciproco scambio di esperienze: i degenti passano un pomeriggio diverso incontrando la vitalità dei ragazzi, ascoltano (magari per la prima volta) Beethoven; i ragazzi si misurano con ciò che stanno studiando, portano tra le mura del nosocomio la freschezza della loro età unita alla capacità comunicativa della musica e imparano a guardare con sguardo attento chi non è in salute. L’incontro si è si è articolato in due momenti distinti. Nella prima parte i solisti o le piccole ensemble di flauto, chitarra e pianoforte hanno proposto i loro pezzi in diversi reparti, mentre i violini intrattenevano il pubblico nella sala adibita all’evento centrale: l’esibizione dell’orchestra. I brani proposti dalla “G. Verdi” sono veramente sfide altissime per ragazzi di 12 e 13 anni. Il primo è stato l’allegretto dalla Seconda Sinfonia di Beethoven, un pezzo sul quale di solito si misurano orchestre di ben altra esperienza; poi una sequenza di pezzi tratti dalla colonna sonora di Frozen, un musical da anni in scena a Broadway. La dottoressa Bighiani ha consegnato una targa ricordo ai ragazzi, poi Nicola Capoferro, capo infermiere, ha rivolto un ringraziamento speciale alla signora Crespi e alla dott. Marina Bajetta, storiche le ideatrici di questa occasione d’incontro, e ha ringraziato l’AVIS che ha offerto ai ragazzi dei post-it con l’augurio che servanoloro da pro-memoria per la cultura del dono. Marina Bajetta è intervenuta brevemente per ribadire l’impegno dell’associazione Consulta Per l’Ospedale per la difesa del C. Cantù e ha affermato con fermezza che: “Il nostro ospedale non va solo difeso, ma va potenziato”. Bella esperienza per tutti i presenti che, però, quest’anno ha incontrato più difficoltà burocratiche del solito. C’è voluta tutta la determinazione di Paola Garavaglia, Paola Fusè, Nicola Capoferro (sul versante della Azienda Ospedaliera) e di tutti gli insegnanti di strumento, sul versante scolastico, per ri-portare in porto l’evento.

 

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