ABBIATEGRASSO – Code interminabili, traffico congestionato nel centro storico soprattutto nei giorni di mercato. Un problema che fa discutere, diverse le segnalazioni documentate con foto e video in diretta della situazione in corso Italia e via San Carlo dove il transito di veicoli è continuo e l’aria che si respira “asfissiante”. La proposta dell’ex assessore Mauro Squeo, dimessosi dalla sua carica lo scorso dicembre, è quella di ripristinare il doppio senso di marcia in corso Italia o, se non è possibile farlo, invertirlo. “I problemi del traffico cittadino vengono addossati allo spostamento del mercato, quando è sufficiente invertire il senso di marcia in corso Italia, se proprio non si vuole adottare il doppio senso di marcia, che oltretutto sarebbe funzionale alla riduzione di accessi al centro e non pregiudicherebbe eventuale adozione della ZTL. – sostiene Squeo – La ventilata soluzione di spostamento dei banchi di corso San Martino in viale Cattaneo sarebbe devastante, tra l’altro già sperimentandola dalla Giunta Albetti solo per poco tempo, creava problemi di traffico per gli autobus, le autoambulanze e agli ambulanti. E’ inspiegabile il perché non venga adottata questa soluzione, che risolverebbe il caos creato e non costringerebbe gente che lavora e offre un servizio gradito ai cittadini ad un ulteriore calvario!” “Un intervento significativo su un’area importante come il centro cittadino deve necessariamente tenere conto delle caratteristiche dell’area in questione e delle aree di prossimità. – continua l’ex assessore al Bilancio – La caratteristica di Abbiategrasso è unica rispetto ad altre città dove si è potuto intervenire con provvedimenti di limitazione del traffico. Ad Abbiategrasso abbiamo una stazione ferroviaria in pieno centro che è grande fonte di erosione di aree di parcheggio e nonostante l’area Metropark disponibile (80 posti) l’occupazione di aree limitrofe sono ormai sature, in prossimità abbiamo gli attraversamenti ferroviari per viale Mazzini e via Galilei dove, a fronte di 50 treni da e per Milano che transitano giornalmente, i passaggi a livello bloccano il traffico in viale Cavallotti e in via Galilei mediamente per 4/5 minuti, in alcuni casi il tempo si prolunga creando ingorghi più significativi sia in viale Cavallotti che in via Galilei con code fino a viale Manzoni e in via Pavia. Altro elemento rilevante è la mancanza di un servizio pubblico per poter usufruire dei servizi e attività che offre il centro cittadino: il Comune di piazza Marconi con l’ ufficio tributi, URP e protocollo, i Servizi Sociali di via San Carlo, la Posta, 16 Ambulatori Medici, di cui 2 pediatri su un totale di 24, laboratorio Analisi, tre farmacie, alloggi pubblici e due scuole. Immaginiamo le difficoltà che si producono, si dirà che ci sono i parcheggi di prossimità, ma sono sufficienti? Se si attraversa un varco si potrà registrare dopo sul sito, se si ha un motivo valido altrimenti multa. Gli strumenti attuali di intervento sul traffico risalgono al 2011 con l’adozione del PGTU elaborato dalla società ERRE.VIA di Trezzano sul Naviglio dopo un percorso di indagine, analisi, diagnosi e progettazione. Dopo essere stato pubblicato, pervennero n. 18 osservazioni discusse e in parte accolte dal Consiglio comunale in data 15/12/2011 delibera n. 103. Al punto 3.2 Proposte Centro Storico si proponeva l’istituzione di una Zona 30 e la chiusura al traffico di alcune strade interne modificando alcuni sensi di marcia e la realizzazione a doppio senso di marcia di corso Italia nel tratto compreso tra viale Manzoni e via San Carlo”, conclude Mauro Squeo.