ABBIATEGRASSO – Venerdì un flash mob per sentirsi vicini nonostante costretti e reclusi in casa propria. Per catturare immagini e suoni dell’appuntamento musicale , l’Eco ha fatto una diretta Facebook, filmando alcune strade del centro storico, partendo alle 18 dal rintocco delle campane della basilica di Santa Maria Nuova. Poche in realtà le note musicali catturate in un percorso per lo più silenzioso e deserto, tranne rari incontri, in una città mai così vuota come la maggior parte delle città e regioni d’Italia. Ognuno è chiuso nella propria casa, balconi e finestre diventano l’unico possibile modo per vedere e farsi vedere da vicini e casuali, rari passanti. Sicuramente, sparsi nei vari quartieri, anche ad Abbiategrasso non pochi hanno cantato, suonato o alzato il volume per diffondere l’inno di Mameli per dire di essere orgogliosi di essere italiani e che insieme ce la faremo e che, come molti bimbi scrivono con i colori dell’arcobaleno che esce dopo la tempesta: “Andrà tutto bene!”. Il virus che ci ha divisi e che ci costringe ad essere distanti fisicamente almeno di qualche metro, in realtà ci sta unendo, facendoci riscoprire la voglia di socialità, il desiderio e la necessità di stare insieme. L’Italia intera ha deciso di ‘cantare’ al virus che non vincerà. E poi il giorno dopo, sabato alle 12 in punto, il grande, immenso applauso da nord a sud a medici e infermieri. In attesa che questo momento finisca, dalle case in cui ci sentiamo prigionieri per sfuggire al virus, si è levata un’ovazione , un grazie sonoro che viene dal cuore agli unici titolati a stare vicini alle persone contagiate, per provare a salvare loro la vita, mettendo a repentaglio la loro. Medici e infermieri sono i nostri straordinari guerrieri. E.G.