ABBIATEGRASSO – Nella sala consiliare del Castello Visconteo, dopo aver ricevuto nel cortile l’omaggio della banda con l’inno di Mameli, si è insediata la nuova amministrazione Nai che, sindaco uscente, governerà ancora la città fino al 2027.
Una serata torrida a cui ha presenziato un pubblico numeroso, composto soprattutto da parenti e amici degli eletti e da parecchi dei candidati che non hanno ricevuto un numero di preferenze sufficiente per far parte del Consiglio. Una prima serata quindi, una prima volta per diversi consiglieri e la soddisfazione della riconferma per gli altri.
All’inizio il Segretario Comunale ha informato gli eletti dell’attivazione di un nuovo sistema di registrazione dello streaming, una gestione diversa, con più telecamere che inquadrano di volta in volta chi parla. Un servizio con un archivio consultabile sul sito, dove è possibile scegliere quale intervento seguire. La trascrizione automatica degli interventi che, oltre che in presenza, si possono tenere da remoto. Per conoscere e saper meglio utilizzare il mezzo, si terrà un corso di ca. un’ora.
Ad ogni assessore e consigliere viene consegnata una tessera personale per accedere al servizio, da restituire a fine seduta.
A ciascun eletto è stato inoltre consegnato un modulo per richiedere dati personali al fine di stabilire gli emolumenti dovuti.
Dopo questa premessa è toccato ad Andrei Lucanu in qualità di ‘consigliere anziano’ gestire il Consiglio fino alla nomina del nuovo Presidente. In realtà il consigliere anziano in questo caso ha solo 23 anni, ma è risultato tale per l’elevato numero di preferenze ottenuto, sommato ai voti della lista Pd di appartenenza.
Dopo l’appello, la registrazione delle presenze da parte del Segretario comunale e l’elenco degli obblighi da ottemperare durante la prima seduta, Andrei Lacanu ha proposto la seguente riflessione:“Tutti noi ci troviamo a vivere in un momento storico pieno di incertezze, dove il benessere e persino la sicurezza delle persone è messa in discussione. Guerra, instabilità internazionale, pandemia, crisi economica, crisi alimentare, crisi ambientale, crisi sociale e crisi politica. E’ stata smarrita la bussola che orientava la società. Abbiamo perso la fiducia che il mondo, grazie allo sforzo di ciascuno di noi, possa effettivamente migliorare. E’ una fase, questa, che richiede sforzi e sacrifici che pochi di noi immaginavano di dover affrontare, a causa di un contesto sempre più caotico. In tutta questa complessità, in cui ognuno sente di non poter fare la differenza e ben pochi sono fiduciosi che un futuro migliore sia possibile, il nichilismo rischia di diventare la cifra di un idealtipo di cittadino sempre più disimpegnato. Il calo costante dell’affluenza alle urne ne è la prova. Anche nella nostra città, che ha registrato le percentuali più basse nella Città Metropolitana di Milano. Questo è un pericolo per tutti noi, per come viviamo la società e per la democrazia, di cui le persone rappresentano la vera linfa vitale. Per questo, lancio una sfida. Al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale, ai partiti, alle associazioni e alla città intera. Dobbiamo dimostrare, come ente locale più vicino alle persone, di voler e poter sostenere chi è in difficoltà, chi è lasciato indietro, chi viene dimenticato. Questo va fatto portando una visione politica e costruendo una prospettiva che animi il desiderio e il senso di riscatto nelle persone. Dobbiamo tornare ad essere cittadini impegnati. Dobbiamo lavorare per allargare la partecipazione, facendo percepire che questo è un luogo aperto, un luogo di persone, per le persone, al fianco delle persone. Dobbiamo essere capaci di dimostrare ai nostri concittadini che sì, è possibile migliorare la vita individuale e collettiva e che, per farlo, c’è bisogno anche di loro. Dobbiamo lavorare con la comunità, quella stessa comunità che abbiamo riscoperto essere fondamentale durante la pandemia. Una comunità che sia operosa, solidale e inclusiva. Nel lanciare questo appello, con sommo onore e rispetto per le istituzioni, faccio i miei auguri a tutte le cariche che si accingono a prestare servizio in questa legislatura”.
Parole importanti, segno di grande maturità nonostante la giovane età, parole di spessore politico e umano da condividere. Lacanu, seguendo l’ordine del giorno, ha quindi invitato ad esprimere eventuali pareri sulla legittimità o meno della nomina di chi è risultato eletto.
Preso atto dell’assenza di obiezioni, Lacanu ha annunciato il giuramento del sindaco che, indossata la fascia tricolore, ha giurato fedeltà al compito sulla Costituzione Italiana tra gli applausi generali del pubblico. Si è poi passati all’elezione del Presidente del Consiglio e del suo Vice.
Una volta individuati 3 scrutatori, si è proceduto alla nomina. La maggioranza ha indicato il nome di Francesco Bottene. Non solo la prima ma neanche la seconda votazione è bastata a Bottene per ottenere i 2/3 dei voti utili, infatti hanno ottenuto entrambe le volte 9 voti Lovetti e uno Di Giacomo.
Alla terza votazione, sempre a scrutinio segreto, Bottene ha ottenuto la maggioranza e quindi la Presidenza del Consiglio ed è subito andato ad occupare lo scranno più alto della massima assise cittadina, accanto al Sindaco e al Segretario. Ha quindi tenuto un discorso che, ci ha tenuto a dire, non preparato prima per scaramanzia, felice ora di aver ricevuto “il ruolo tra i più importanti, è un momento di gioia, ringrazio il sindaco, chi mi ha preceduto in questo ruolo che cercherò di svolgere nel modo migliore”.
Come vice presidente la minoranza ha indicato Barbara Lovotti (Pd) che, una volta eletta, ha ringraziato sperando, ha detto, nella collaborazione di tutti per poter fare qualcosa di utile per la città. Il neo presidente Bottene ha quindi annunciato il 4° punto all’o.d.g., la comunicazione della composizione della Giunta da parte del Sindaco che ha confermato per lo più le deleghe assessorili già annunciate la scorsa settimana anche se, ha detto, alcune verranno modificate. Ha aggiunto che manterrà per ora per sé l’Urbanistica fino alla revisione del Pgt nel 2023 e le partecipate per il tempo necessario a continuare le interlocuzioni con gli altri sindaci per quanto riguarda Amaga. All’ass. Marina Baietta vanno i servizi scolastici e demografici. A Valter Bertani la gestione del territorio, fiere e mercati, gemellaggi e CittàSlow. A Chiara Bonomi Polizia Locale, Protezione Civile, Viabilità e Mobilità. A Flavio Lovati il Bilancio, il patrimonio, i TSO (la possibilità di autorizzare il Trattamento Sanitario Obbligatorio).
Vengono confermati a Rosella Petrali i Servizi alla Persona e Famiglie e TSO. Beatrice Poggi continuerà ad occuparsi di Cultura e Sport, rapporti con l’Università, a cui aggiunge la carica di Vice Sindaco. Nai ha poi aggiunto le seguenti considerazioni: “Auguro buon lavoro a tutti i consiglieri, in particolare ai nuovi, perchè il confronto sia importante e pieno di contenuti, da sindaco sono al secondo mandato, non ho mai fatto l’assessore ma il consigliere. Il dibattito in Consiglio è importante per riavvicinare i cittadini, mi rammarico di vedere elezione dopo elezione che votano sempre meno persone. Libertà è partecipazione (cita la canzone di Gaber), la politica deve saper riavvicinare i cittadini. Anche le Commissioni sono importanti per dirimere le questioni più tecniche.
In Giunta ci sono 4 donne e 3 uomini, in un contesto di continuità”. Un contesto diverso, ha specificato Nai, dopo 25 anni in cui Abbiategrasso non ha avuto una continuità amministrativa perchè tutti i sindaci hanno fatto un solo mandato e non sono stati riconfermati, lasciando prima che il loro programma fosse del tutto realizzato.
“Un’opportunità invece – ha affermato Nai – che ora abbiamo, ho voluto reinserire alcuni progetti ancora non realizzati per rendere il nostro programma molto concreto”. Nai ha fatto riferimento “alla strada, al raddoppio ferroviario, vale anche per l’ospedale quando verrà realizzato l’ospedale di comunità al Golgi. Le difficoltà sono sempre dietro l’angolo, ci eravamo illusi di essere liberi dalla pandemia, ora tutta l’Europa deve subire le ripercussioni della guerra. Spero che i potenti del mondo ci tolgano da questa situazione. Abbiamo dovuto occuparci di nuove povertà, dobbiamo ridurre le spese, le bollette pesano oltre che sulle famiglie anche sul Comune che ha tanti immobili. E’ importante, anche se ci divide la visione politica, essere uniti dalla volontà di fare di Abbiategrasso un centro importante e di riferimento. A settembre si riprenderà, ma ci sarà un altro Consiglio entro luglio”.
Enrica Galeazzi