Venerdì 18 dicembre nella serata organizzata dalla Parrocchia di Robecco per la presentazione del libro “Castellazzo De’ Barzi – Storia di un Comunità”, l’Amministrazione Comunale ha conferito al Dott. Mario Comincini la cittadinanza onoraria di Robecco sul Naviglio. A tal proposito, ho avuto modo di visionare la delibera di Giunta e i relativi allegati concernenti questa decisione. In particolare, ho rilevato che i meriti riconosciuti a Comincini derivano da incarichi a lui conferiti dalle Amministrazioni Merlo e Zanoni. Per tale motivo vorrei ricordare che quando, in qualità di assessore alla Cultura, proposi in Consiglio comunale la pubblicazione del primo libro a cura dell’Amministrazione Comunale “Il Naviglio Grande – Documenti ed immagini d’archivio -”, le minoranze agguerrite si espressero contro tale pubblicazione. Successivamente anche altre pubblicazioni (“Storia di Robecco”, “E hanno sparato su tutti”, “Libro centenario della scuola elementare”, “La battaglia di Magenta”, “La Prima Guerra mondiale” ecc..) riscossero i pareri negativi delle minoranze. Allo stesso modo, la Mostra “Immagini del Naviglio Grande” è stata ora ritirata in deposito senza fornire alcuna motivazione. Generazioni di consiglieri di minoranza di sinistra si sono sempre espressi in maniera contraria a tutte le iniziative commissionate a Comincini.
Personalmente, mi fa molto piacere vedere riconosciuti il lavoro e i meriti del Dott. Comincini. Ad ogni modo, tengo a ribadire che la benemerenza ricevuta è per opere commissionate dalle Amministrazioni Merlo e Zanoni. Se la scelta all’epoca fosse stata in capo alle minoranze, nessuno dei libri di Comincini sarebbe stato pubblicato. Oggi questa amministrazione si pavoneggia trascurando il lavoro fatto dalle altre amministrazioni e dimenticando, per ovvie opportunità politiche, di aver sempre contrastato gli incarichi assegnati a Comincini.
Vorrei far rimarcare inoltre che, per uso e decoro, normalmente una così alta benemerenza viene conferita durante una seduta apposita del Consiglio comunale. Infatti, la solennità ed unicità di una tale onorificenza viene svalutata nel momento stesso in cui viene assegnata senza forma, luogo ed occasione appropriata. A mio avviso è proprio al Consiglio comunale che spetta il conferimento di tale onorificenza, come del resto avviene in tutti i comuni che hanno adottato il regolamento per il riconoscimento della cittadinanza onoraria.
Inoltre così come espresso dall’art. 8 del Regolamento sulle Onorificenze di Robecco approvato nel Marzo 2015: “Le onorificenze vengono conferite dal Sindaco del Comune mediante la consegna di un attestato e delle relative insegne nell’ambito di una cerimonia solenne”.
Invece di prevedere una serata autonoma, se non proprio solenne, nel palazzo municipale di Robecco alla presenza dell’intero Consiglio Comunale, si è ritenuto adeguato conferire la onorificenza alla fine di una serata nella chiesa di Castellazzo, organizzata per una iniziativa promossa dalla parrocchia e senza aver dato pubblico risalto al conferimento della onorificenza (infatti risulta omessa nel calendario predisposto dall’Amministrazione Comunale per le iniziative di dicembre), con il risultato che il pubblico non era costituito da cittadini robecchesi invitati a partecipare a un incontro di forte valenza civica, ma da castellazzesi lì convenuti per il libro della loro chiesa. Purtroppo, l’Amministrazione Comunale ha ignorato la disposizione sopra richiamata, facendo ancora una volta il passo più lungo della gamba. Questi grossolani modi di far politica, al di fuori delle regole e del buon senso, altro non portano che ad un confusionario cumulo di iniziative e buone intenzioni, che per quanto siano lodevoli sulla carta si rivelano prive di effetto nella realtà. Sembra, infatti, che l’Amministrazione Comunale sia più animata dal riscuotere facili consensi popolari in riunioni non comunali, piuttosto che dal perseguire, silenziosamente e quotidianamente, l’interesse della sua comunità. Ad ogni modo, al netto di ogni discussione, vorrei qui riconfermare la mia stima ed amicizia nei confronti del Dott. Mario Comincini al quale esprimo i miei più sentiti complimenti per un riconoscimento veramente meritato. E approfitto per ringraziarlo pubblicamente (mi auguro che sia avvenuto almeno privatamente da parte di qualcuno dell’amministrazione comunale) per l’importante pubblicazione storica che ha voluto stampare a sue spese e donarla ai robecchesi come segno di riconoscenza per la cittadinanza onoraria: un gesto di grande stile, che nessuno ha ritenuto di sottolineare neanche mentre la pubblicazione veniva distribuita gratuitamente ai presenti dopo essere stata illustrata al pubblico dall’autore. Giuseppe Zanoni, ex Sindaco di Robecco sul Naviglio