ABBIATEGRASSO – Legambiente interviene sulla questione del blocco non applicato dal sindaco di Abbiategrasso: “Il provvedimento regionale è criticabile e debole sotto molto aspetti ma è il primo che prevede misure strutturali per incidere sull’inquinamento dell’aria che provoca solo a Milano quasi 30 mila morti ogni anno (Fonte: OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità). È quindi una misura che ha come finalità la tutela della salute e perciò stupisce molto che il sindaco, autorità sanitaria, sfugga al suo dovere. Così come abdica al suo dovere di funzionario pubblico che deve applicare per primo la legge e farla rispettare. La legge non si applica solo quando piace, altrimenti è il Far West dove ogni cittadino può decidere cosa rispettare e cosa no. Il sindaco è anche un soggetto politico che ha tutti gli strumenti per intervenire nel dibattito politico e provare a modificare le norme: queste misure sono state annunciate per tempo tramite tavoli tecnici con i Comuni e con Anci, l’associazione dei comuni, per cui Nai non ha alcun alibi di essere stato preso alla sprovvista. Anche la questione della segnaletica è fumo negli occhi (siamo l’unico Comune tra oltre 570 che ha questo problema?). – prosegue Legambiente – Già le norme regionali sono complicatissime, ma che bisogno c’è di aggiungere confusione ulteriore ed esporre il Comune a ricorsi legali? Facciamo un esempio: dal primo ottobre qualsiasi autorità di polizia, come la polizia locale o i carabinieri di Abbiategrasso, può sanzionare chi userà gli euro 3 diesel nei periodi vietati e qualcuno potrebbe ritenere il sindaco Nai corresponsabile per non aver informato adeguatamente la popolazione, anzi addirittura per averla invitata a non rispettare la norma. Il Sindaco Nai, infatti, non ha neanche provveduto a individuare le strade percorribili in deroga – possibilità prevista dalle norme regionali – per cui la sua omissione potrà causare sanzioni su strade che potrebbero invece essere percorse nei giorni dei divieti. Ci ha quindi pensato a queste conseguenze? Questo solo per parlare delle norme ‘permanenti’ attualmente in vigore a prescindere dai livelli di inquinamento. Ma poi cosa succederà nei prossimi mesi quando salirà l’inquinamento ed entreranno in vigore i livelli 1 e 2 che inaspriranno ulteriormente i blocchi fino ai diesel Euro 4? A quel punto, con una situazione di inquinamento e di rischio conclamato per la salute, Cesare Nai penserà alla salute di tutti i suoi cittadini o solo ai possessori di diesel? Cos’ha in mente di fare per tutti i prossimi mesi? Nai, infatti, dimentica che le limitazioni regionali riguardano altre fonti di inquinamento, non solo i veicoli: gli impianti di riscaldamento, lo spandimento di liquami, i fuochi all’aria aperta ecc. Intende dire che anche per questi divieti non intende applicare la legge per tutti i prossimi mesi invernali? E poi, quanti sono gli Euro 3 diesel ad Abbiategrasso? Siamo d’accordo con lui che queste norme potevano essere scritte meglio per rendere meno complicata la vita delle persone ed essere magari più efficaci e avremmo tanto voluto parlarne, ma tutto è stato deciso a porte chiuse, qualche giorno prima dell’entrata in vigore dei divieti, senza interessarne il Consiglio comunale, la Commissione II e tantomeno la Consulta ecologica o figuriamoci organismi come il Patto dei Sindaci o Agenda 21.
Tirando le fila e mettendo insieme questa decisione scellerata, insieme alla riapertura della ZTL in centro col micidiale doppio senso in corso Italia, al disinteresse per una vera mobilità alternativa alle auto (almeno a favore di tutti i plessi scolastici!), all’idea di spostare la stazione ferroviaria fuori dai confini urbani, a una concezione immobiliarista del PGT, e non ultimo, al sostegno incondizionato per la superstrada Vigevano Malpensa, non possiamo proprio credere che Cesare Nai voglia fare seriamente qualcosa per contrastare il problema dei veleni che ogni giorno respiriamo e sviluppare delle alternative all’uso dell’auto che invece incentiva in ogni angolo della nostra piccola ma stupenda città. A proposito, ma se la Commissione Europea deciderà di far pagare l’infrazione per il mancato rispetto dei livelli di qualità dell’aria, Regione Lombardia ha detto che potrà rivalersi su Abbiategrasso: il sindaco Nai pagherà di tasca propria? Noi come cittadini non abbiamo intenzione di metterci un euro”, conclude il circolo locale di Legambiente.