ABBIATEGRASSO – Le macchine più veloci del mondo che sfidano ogni limite, insieme alle associazioni di Abbiategrasso e dintorni che ogni giorno “sfidano” i limiti della disabilità. Il connubio era perfetto. Sabato pomeriggio decine di Ferrari si sono parcheggiate nei pressi del Castello Visconteo di Abbiategrasso in occasione della terza edizione di “Ferrhabily”, fortemente voluto dalle Scuderie Ferrari Club di Abbiategrasso e Bareggio, in collaborazione con Anffas, Heiros, Iceberg, Superhabily, Ditutticolori, Gulliver, Cooperativa LULE, Rotarac Abbiategrasso, Gruppo Andy. A fare da contorno i ragazzi di Radio City Bar e Gruppo Alpini di Abbiategrasso. Alle 15 sono iniziati i momenti più importanti a partire da due esibizioni musicali: la prima di Giulia Zatti dell’associazione Heiros che ha deliziato con Celin Dion, a seguire, il “fautore” della sopravvivenza della classe musicale al liceo Quasimodo di Magenta: Gabriele Nosotti che ha intrattenuto con una performance al piano da brividi. È stato poi il momento di Christian Cipriani, ingegnere e direttore dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, invitato per parlare del progetto “Mano Bionica”. La ricerca rientra nel progetto europeo DeTop finanziata dalla Commissione Europea e pone come obiettivo la creazione di un supporto bionico per l’assenza di arti, meglio definite come “protesi transradiali ossointegrate neurocontrollate”. Grazie all’integrazione della protesi con l’osso e la connessione con l’interfaccia muscolari impiantate si possono ottenere due vantaggi: una più facile mobilità della protesi e una sensoristica sviluppata per il controllo diretto, il segnale di movimento arriva dalle terminazioni nervose sotto pelle. Una soluzione quanto mai lungimirante che premia il lavoro di ricercatori il cui fine è una possibile soluzione per certi tipi di disabilità. E, se le due edizioni precedenti avevano visto come protagoniste assolute la schermitrice pluripremiata Bebe Vio e la fondista Francesca Porcellato, quest’anno hanno raccontato le loro storie personali e sportive Davide De Maria, campione mondiale di vela; Daniele Cassioli campione mondiale di Sci Nautico e Mirco Garavaglia, atleta di Boccia Paralimpica, accompagnati dalla presenza del giornalista della Gazzetta dello Sport, Claudio Arrigoni. Tre storie completamente agli antipodi che trovano un punto in comune nel coraggio di questi ragazzi che lottano fino alla fine con il vento contro e che, nonostante tutto, non si arrendono. Storie che meritano di essere condivise per dare forza e ispirare tutti ma, soprattutto, per sensibilizzare una realtà troppo spesso messa in secondo piano. Come dimostrano questi ragazzi, ogni persona ha il diritto di essere valorizzata perché anche nella peggiore delle ipotesi, anche nei peggiori dei casi, anche nelle situazioni che apparentemente sembrano irrisolvibili, l’essere umano trova sempre un trampolino di lancio per vivere la sua vita al massimo. Ed è per questo che serve condivisione. (Foto: Scuderia Ferrari Club San Martino di Bareggio). Ilaria Scarcella