ABBIATENSE – Il 25 novembre si ricorda la giornata contro la violenza sulle donne, un argomento che sembra quanto mai necessario. Perché? A parlare ci sono i telegiornali che quasi ogni giorno ci raccontano una cronaca fatta di femminicidi, molto spesso malamente narrate caricando sull’aggravante della donna (voleva lasciarlo, com’era vestita), rispetto alla narrazione che si fa del carnefice (un grande lavoratore, ci teneva alla famiglia). A furia di sentirci ripetere sempre la stessa storia, possiamo uscirne frammentati, increduli, mai veramente consci di cosa sia il fenomeno del femminicidio. Allora abbiamo pensato di consigliarvi qualche libro per approfondire la tematica ed essere trasportati in un mondo che analizza più criticamente quella che è la condizione della donna nella società. Per chi preferisce i romanzi ecco due racconti metaforici sulla condizione della donna, entrambi ambientati in un futuro non troppo lontano. “Ragazze elettriche” di Naomi Alderman. In un tempo imprecisato comincia all’improvviso a verificarsi uno strano fenomeno: le donne sviluppano la capacità di infliggere dolore e morte tramite scariche elettriche emanate dalle loro mani. Si innesca così un’inedita gerarchia di potere, in cui gli uomini sono ridotti in schiavitù, seviziati e uccisi. Un’imprevista evoluzione dei rapporti tra i sessi che si tramuta nell’impulso di un nuovo ordine globale. “Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood. In un’America decimata dai cambiamenti climatici, le donne non riescono più ad avere bambini. Si instaura così un regime totalitario che avvia la Repubblica di Galaad. Qui conosciamo la protagonista, Difred, quella che viene definita un’ancella. Il compito delle ancelle, le uniche donne ancora capaci di procreare, è quello di dare una discendenza a Fred, rappresentante delle élite dominanti. Un romanzo distopico, che lancia però dei rimandi e analogie con alcune situazioni odierne. Per chi, invece, preferisce uno stampo più saggistico e critico ecco due libri. “Carne da macello. La politica sessuale della carne” di Carol J. Adams. Qual è il filo rosso che unisce la radicata misoginia culturale della società contemporanea e la sua ossessione per la carne? Il libro esplora la relazione tra i valori patriarcali e il consumo di carne, intrecciando femminismo, vegetarianismo, antispecismo. Lo sfruttamento degli animali è un’altra manifestazione della cultura patriarcale facilmente associabile all’oggettivazione delle donne, neri e altre minoranze, con il fine di sfruttarli sistematicamente. Una prospettiva intersezionale che dimostrerà come la maggior parte degli input esterni: immagini, pubblicità, prodotti correlino la degradazione della donna con quella animale: sempre oggetto, mai individuo. “Senza tabù. Il mio corpo (come funziona). Il piacere (come si fa)” di Violeta Benini. Il sesso non è solo quello tra uomo e donna. Il sesso non dovrebbe essere un tabù, una vergogna di cui non si deve parlare. Il libro vuole essere un amico a cui fare le domande e in cui trovare le risposte ai dubbi, alle curiosità spontanee e alle domande che spesso non sappiamo a chi fare sul nostro corpo e sul piacere. Un vero e proprio manuale per imparare a conoscere e scoprire i propri desideri e riscoprirsi più curiosi che mai, scavalcando quei “tabù” imposti e reiterati da una società che non ci appartiene più. Tutti questi libri sono disponibili in libreria, sosteniamo il commercio locale. Ilaria Scarcella