L'eco della città

La scuola materna parrocchiale invita tutti a conoscere la sua realtà educativa

VERMEZZO – Era il 1991 quando Don Carlo Gaviraghi apriva le porte della parrocchia di Vermezzo a otto bambini, che non avevano trovato posto nella scuola materna statale. “Un gesto gratuito, grazie al quale oggi la città di Vermezzo può godere di una scuola dell’infanzia cattolica, ossia per tutti e di ispirazione cristiana”, racconta la direttrice Patrizia Ramundo. Dal settembre 2005 è lei a portare avanti la sfida educativa della scuola San Martino, che, nel corso di questi ventisei anni, è andata via via crescendo. Nel 2007 dalle stanze della parrocchia si è passati alla struttura attuale, sorta accanto alla chiesa di Vermezzo, e, in quello stesso anno, alle due sezioni dell’infanzia, si è aggiunta anche una classe primavera, dedicata ai bambini dai due ai tre anni.  Per loro nel 2015 è stata inaugurata una nuova aula, molto spaziosa e luminosa. Una storia non priva di difficoltà, ma anche di soddisfazioni e successi: “Oggi la scuola accoglie 60 bambini dai due ai cinque anni,  con un collegio di sei insegnanti”, spiega Patrizia, che ricopre anche il ruolo di insegnante. “È bello constatare che oggi la scuola San Martino è diventata un punto visibile sul territorio, a cui si affacciano sempre più famiglie residenti, che la scelgono per la sua proposta educativa e il metodo che la contraddistingue”, prosegue la direttrice, entrando poi nel merito del metodo educativo che caratterizza il percorso didattico, “Un bambino non cresce da solo e non va molto lontano se guarda solo a se stesso. Un bambino ha bisogno di trovare accanto a sé adulti che lo aprano alla scoperta dell’altro e del mondo che gli sta intorno. Solo così il bambino diventerà sempre più cosciente di sé. Questo è vero sempre, in qualsiasi contesto. Pensiamo al rapporto tra mamma e neonato: il bambino guardando la mamma e succhiando il latte, si nutre di affetto, di stima, di bene, di parole… di vita. Certamente, a scuola questa scoperta di sé avviene dentro un percorso, l’educazione è quasi naturale, “inavvertibile, impercettibile” (dice Don Luigi Giussani) e lì diventa interessante”. Un approccio cruciale, che pone al centro ogni bambino nella sua unicità,  e nel quale l’insegnante diventa una guida capace di stimare la grandezza di ciascuno di questi “piccoli”, accompagnandoli alla scoperta di sé e della bellezza della realtà.

In quest’ottica prendono vita tutte le attività della scuola: dal gioco, alle proposte artistiche, dalle gite alla musica. E proprio la musica gioca un ruolo centrale nella vita della scuola, dove al mattino genitori, nonni e bambini, sono accolti dalle note allegre e mai casuali dello stereo acceso in salone e dove il momento del canto, accompagnato dalla chitarra di Patrizia, è un appuntamento settimanale irrinunciabile per i bambini. Un’attenzione che prosegue anche con la proposta, per i più grandicelli, di laboratori tenuti da musicisti professionisti nel corso dell’anno.

Appuntamento del 2 dicembre: un’occasione per visitare la scuola e incontrare insegnanti. Frequentata non solo dai Vermezzesi, ma anche da molti bambini di paesi limitrofi, la scuola San Martino (in Via Piave 1, accanto alla Chiesa) dà appuntamento a tutti il 2 dicembre dalle 10 alle 12.30, per farsi conoscere e offrire un’occasione di incontro con tutti i genitori interessati: “Non è un open-day, con momenti per i bambini, per quello ci sarà tempo a gennaio”, spiega Patrizia, “L’appuntamento del 2 vuole essere un’occasione semplice, in cui incontrare le insegnanti che operano nella scuola insieme alla direttrice, poter dialogare con loro e visitare la scuola, intravedere il focus dell’azione educativa e il tipo di esperienza offerta ai bambini attraverso lavori e foto esposte”. Ad accogliere chiunque vorrà informazioni e a proporre piccoli momenti creativi ci saranno anche le mamme dei bambini che frequentano la scuola: “La presenza delle mamme della scuola, che in quella mattinata si sono rese disponibili per confezionare in loco decorazioni natalizie, sarà anche spunto per conversare con loro e vedere un’umanità all’opera, portatrice di bellezza”. Un’occasione importante per conoscere da vicino una bella realtà del nostro territorio. Alice Zampa

 

 

 

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