ABBIATEGRASSO – Prosegue “LetThérario”, il ciclo di presentazioni letterarie volto a valorizzare gli autori del territorio. Il terzo appuntamento, svoltosi sabato scorso presso la sala consiliare del Castello Visconteo, ha avuto inizio alle ore 17 registrando una modesta partecipazione. Gli autori presentati sono Filippo Amato con “Quello che il cuor ti detta” e Valerio Pedini con “Prospettive di Axaji Madhugah”, due raccolte di poesie che esprimono modi diversi di vedere la bellezza filtrata dalla poesia. Il primo autore ad essere presentato è stato Filippo Amato: originario della Sicilia, non ha ancora pubblicato raccolte di poesie, poiché il suo successo si concentra principalmente su Facebook, dove conta più di 300 seguaci sulla pagina “Quello che il cuor ti detta, scrivi”, dove ha la possibilità di pubblicare i suoi testi accompagnati da suggestive rappresentazioni pittoriche. Per Amato la poesia è un modo di esprimersi spontaneo e necessario “per liberare l’anima”, nei suoi versi racconta di sé, parla d’amore, ma anche delle esperienze della sua vita, come in “La musicalità dell’ancora”, in cui racconta il periodo del servizio militare in marina, quando, riparato in cuccetta la notte, veniva cullato dal rumore lento e costante dell’ancora. Nelle sue poesie esprime l’amore verso la sua terra, come nel testo “L’isola delle Femmine”, scritta interamente in dialetto siciliano: motivo d’ispirazione è stata un’isola visibile dalla costa della Sicilia, che il poeta vedeva come un paradiso, anche se paradossalmente era definita “delle Femmine” perché ospitava un carcere femminile. Amato è un artista prolifico, sono innumerevoli le poesie da lui scritte valorizzando anche la figura della donna: “il talento più bello dell’uomo è l’innamorarsi della donna” ha concluso l’autore, che attualmente sta lavorando alla stampa della sua prima raccolta, che verrà pubblicata dalla casa editrice SELAE e EJA (Editoriale Julio Araya). Dopo il consueto Tea-Break offerto dalla teeria Tete à The, che questa settimana ha proposto il The Nero “divina tentazione” e pasticcini, è stato presentato il secondo autore: Valerio Pedini. Nonostante la sua giovane età (22 anni), ha già pubblicato la sua prima raccolta di poesie intitolata “Prospettive di Axaji Madhugah”, le cui tematiche si incentrano sulla polarità tra l’Io e Dio, sull’origine della Terra, ma anche più semplicemente sulla sua passione per i gatti. Secondo l’autore tutti gli uomini sono poeti, perché la poesia è un lavoro, la parola “poiesis” significa “creazione”, di fatto tutti gli uomini creano qualcosa. Argomenti di profonda riflessione trasformata in versi che rispecchiano perfettamente la personalità di un giovane autore come Pedini. Il prossimo appuntamento con “LetThérario” sarà sabato 25 febbraio, quando verranno presentati gli autori Luigi Balocchi con “Atti di devozione” e Massimo Bartilomo con “Il bibliotecario”, “Afrodite”, “Le Aquile di Varo”. Ilaria Scarcella