ABBIATEGRASSO –  La mozione “L’Istituzione della Giornata del Rilancio Abbiatense e avvio della mobilitazione straordinaria in difesa dell’Ospedale C.Cantù”, presentata da Cambiamo Abbiategrasso, è stata illustrata da Finiguerra che ha invitato a evitare di parlare del passato perché, ha detto, “Siamo arrivati a un punto in cui dobbiamo decidere se ricercare le varie colpe nel tempo o far sì che la nostra città abbia uno scatto d’orgoglio per l’ospedale, il raddoppio… basta con le recriminazioni, facciamo un primo passo il 31 marzo, data in cui nel 1932 Abbiategrasso è stata riconosciuta città perché aveva le caratteristiche di capoluogo del territorio. Facciamo dibattiti, incontri con altri sindaci per fare un discorso territoriale e creare un comune sentire. Un momento in cui la città si ritrova, si riunisce e fissa degli obiettivi per far progredire Abbiategrasso, il Comune più importante che aveva servizi che oggi non ci sono più. Il senso della mozione è dare un significato simbolico per un percorso come protagonisti e alla luce della forte mobilitazione del territorio unire tutti quelli che hanno firmato per salvare l’ospedale e il P.S. e insieme alzare la voce con una manifestazione anche ‘rumorosa’”. Il cons. Serra (Gruppo Misto) è intervenuto per chiedere che il suo gruppo venga rappresentato nella Consulta dal dott. Ceretti e ha detto di aver notato che la mozione dimostra che c’è sempre più attenzione per l’ospedale da parte delle liste civiche che da parte degli altri gruppi politici ma è il sindaco che deve mettersi a capo di questa mobilitazione affinchè non perda di significato. Cameroni (Pd) ha proposto di richiedere che il Poas chiarisca qual è la prospettiva per il Cantù e si pretenda che non sia solo un presidio ma un ospedale. Ha criticato il sindaco per i suoi legami politici che lo condizionano, come dimostra la scarna lettera inviata in Regione che non esprime il forte bisogno della cittadinanza. Il Pd condivide la mozione di Finiguerra ma ha preparato 2 emendamenti per rivedere il regolamento della Consulta che dev’essere libera da legami politici e dare a tutti i componenti della Consulta l’opportunità di partecipare all’incontro richiesto in Regione. Emendamenti che il Presidente Tagliabue ha definito inaccettabili perché non rientranti nella mozione. De Angeli (M5S), pur criticando Nai perché ha voluto assumere la presidenza della Consulta, ritiene che non  dev’essere l’istituzione a farsi promotore della manifestazione per il Cantù ma che debba venire dal basso e che invece del 31 marzo, occorra fare un lavoro continuo. De Marchi (Cambiamo Abb.) invece crede che il 31 marzo serva a ricordare ai cittadini cos’era  e cos’è diventata questa città, riferimento anche per i paesi limitrofi. Lovati (Nai Sindaco) ritiene che sia difficile tornare indietro, poi è intervenuto il sindaco Nai. Un fiume in piena con un tono ben diverso dal solito, risoluto e autoritario. “Dopo l’incipit di Finiguerra mi ero quasi convinto a votare la mozione, dopo gli interventi successivi voto contro e invito la mia maggioranza a fare altrettanto. Da poco più di un anno c’è questa amministrazione che sta affrontando tanti problemi, non vorrei che si credesse che il sindaco ha il potere taumaturgico di resuscitare un morente. La nostra amministrazione si pretende che risponda di tutto: che l’ospedale debba riprendere le sue funzioni siamo tutti d’accordo come che serve il raddoppio ferroviario ma  altri motivi che rendono impossibile votare questa mozione sono il tema occupazione e l’emergenza abitativa. Secondo noi c’è l’esigenza di nuove e idonee infrastrutture, la Vigevano-Malpensa è indispensabile, tutti vogliamo il rilancio ma sul come ci divideremo, difficilmente ci troveremo uniti. Propongo che Finiguerra ritiri la mozione e che la ripresentiamo insieme”. Tarantola (Ricominciamo Insieme) si è detto “molto stupito dall’intervento del sindaco, per la prima volta esce allo scoperto il suo carattere… Ci ha messo 18 mesi a convocare la Consulta Ospedale di cui oltretutto ha voluto essere presidente, se non lo fosse stato non sarebbe stato attaccato, perché non ha fatto lui la proposta della mozione? Ha parlato di strada, è davvero l’unico modo per aiutare le imprese? Sull’ospedale non ha la bacchetta magica? Allora non doveva promettere in campagna elettorale…” Critiche al sindaco anche da Biglieri (Pd) che ha detto di condividere invece la mozione di Finiguerra e una manifestazione pubblica per il Cantù. Il dibattito è continuato ancora con diversi interventi in cui l’argomento è stato ulteriormente approfondito  dalla minoranza delusa dal comportamento del sindaco ma prima del voto l’ennesima sorpresa di Finiguerra: “Siccome per noi è importante che ci sia una mobilitazione forte di tutti, voglio dare credito e ritiro la mozione con l’impegno a ripresentarla perché ciascuno nel frattempo possa presentare le  modifiche che ritiene opportune”. E la prossima volta è vicina, il Consiglio infatti torna a riunirsi il 28 novembre. E.G