ABBIATEGRASSO – Mercoledì scorso è stata indetta un’altra conferenza stampa dal centrosinistra per dire come intende affrontare l’ordinaria amministrazione se vincerà le elezioni che si terranno il prossimo 12 giugno. Il programma complessivo sarà presentato venerdì 13 maggio all’Annunciata. Seduto solo questa volta al tavolo, alle spalle i simboli delle liste che lo sostengono, Pd, Mov5s,’La città’, l’aspirante sindaco avvocato Alberto Fossati ha ‘arringato’ i presenti, come sempre numerosi, con il piglio, la dialettica, l’autorevolezza del docente universitario qual è. Una ‘lezione’ che ha strappato ancora una volta numerosi applausi. Fossati è partito ricordando la prospettiva indicata con il progetto di candidare Abbiategrasso capitale italiana della cultura, con l’appoggio di Città Metropolitana, ha annunciato anche l’arrivo in città di Gori, sindaco di Bergamo che ha candidato la sua città e con cui si intende stabilire un contatto per utilizzare il know how per raggiungere il traguardo, che non è, ha sottolineato il candidato sindaco, una suggestione elettorale ma un progetto serio di una città che deve avere più fiducia nelle sue risorse e non fermarsi a una politica solo del contingente. “La nostra politica- ha affermato- non è solo per la cura del quotidiano, il nostro programma è diverso dal solito, non un elenco specifico, analitico di ciò che si intende fare nei prossimi anni perché si dovrà fare i conti con la realtà che indicherà priorità ed esigenze. Le nostre sono linee di indirizzo, non sono indicati interventi specifici, per non appesantire il programma che sarà di 7 pagine. Si tratta di un programma formulato come racconto, non una proposta per la città ma è la città stessa il soggetto che propone e dice come vuole essere. Della sfida del futuro abbiamo già parlato la scorsa settimana ma la cura del quotidiano è indispensabile anche se difficile. Cambiano le esigenze e le aspettative delle persone, l’attenzione ai servizi alle persone è il supporto principale del quotidiano. Non tutto però dipende dalla politica, enti e istituzioni non devono ricondurre tutto a sé, la città migliora se i cittadini rispettano la città. Per una città pulita serve non solo un buon servizio di igiene pubblica ma che le persone la tengano pulita, serve recuperare il senso civico. Vogliamo verificare anche le competenze dei funzionari, l’adempimento delle procedure, l’atteggiamento nei confronti dell’utente. Occorre investire sul capitale umano e rapportarsi con le nostre strutture per evitare doppioni. Ad esempio, Amaga che si occupa di manutenzioni potrebbe evitare di occuparsi del cimitero e prendersi cura dei 194 alloggi di proprietà comunale. Sempre più importanti sono le competenze e il ruolo anche extracomunale di Assp per i servizi alla persona. Occorre programmare e perfezionare i ruoli, integrare i Piani di zona con le programmazioni comunali. Occorre prendere atto dell’importanza del terzo settore nei servizi alla persona, non esiste infatti in Italia un welfare in grado di assolvere il bisogno senza il terzo settore che esprime un sentimento di libertà e solidarietà. La priorità sono le famiglie, l’impoverimento del ceto medio. Il reddito di cittadinanza, ora sbeffeggiato, nonostante passibile di critiche tecniche, è uno strumento di solidarietà, che va a tutelare chi si trova in difficoltà economica. Un’altra emergenza è quella educativa, spetta ai genitori mantenere ed educare i figli, occorre partire dal recupero della funzione genitoriale. Si pensa di realizzare ambiti di ritrovo, nel 2005 è stato approvato un progetto per la casa della musica, le risorse destinate a quello sono state utilizzate per altro, occorre sviluppare l’intelligenza dei ragazzi e anche la nostra… In 15 anni questa città non è riuscita a costruire la scuola di via Colombo, il progetto del 2005 che prevedeva una spesa di 3 milioni è stato abbandonato per un progetto più grande, si sono spesi 1milione 600.000euro per chiudere un contenzioso, senza avere una scuola…”. Fossati, dopo questi riferimenti al passato, ha parlato di cultura, della necessità di far emergere quanto la città è riuscita a fare, di non rimpiangere ciò che è stato ma di sviluppare un progetto e condividerlo, per fare questo Fossati intende ripristinare la Fondazione per la Promozione dell’Abbiatense, punto di riferimento per Abbiategrasso capitale della cultura. Quindi, ha concluso, si intende offrire a questa città la cura dell’esistente ma con uno sguardo aperto al futuro. E.G.