ABBIATEGRASSO – Nai l’aveva voluta a tutti i costi la presidenza della Consulta per l’Ospedale nel 2018, nonostante la contrarietà della minoranza che riteneva inopportuna tale imposizione. Ma la maggioranza ha numeri superiori e, per permettere a Nai di assumere la presidenza, ha dovuto modificare il Regolamento. Lo stesso Nai però, nel febbraio 2020, ha annunciato le dimissioni da presidente, dicendo di doversi dedicare ad altri impegni e, da allora, nell’anno della pandemia, non ha più convocato la Consulta se non, dopo varie sollecitazioni, nel febbraio 2021, occasione in cui ha confermato le dimissioni ed espresso la necessità di modificare il Regolamento per tornare alla situazione normale in cui il presidente è nominato dai componenti della Consulta. Durante il Consiglio comunale di mercoledì 7 aprile è approdata la proposta di modifica del Regolamento, modifica presentata da Nai che non sarà più presidente ma continuerà a far parte della Consulta con due sindaci del territorio ma senza diritto di voto. Il sindaco dovrà inoltre rispondere non più entro 60 giorni ma dopo 30 a eventuali istanze e proposte. Caustico l’intervento di Finiguerra (Cambiamo Abbiategrasso) che ha rimarcato: “Due mesi fa proponevamo una delibera che diceva quanto proposto ora dal sindaco Nai, con le stesse parole che avete bocciato, a cui ora avete aggiunto qualche fiocchetto che potevate proporre con emendamenti, due mesi fa. Questo è un gioco politico, ora che non c’è più l’ass. Gallera, la Consulta può riprendere. Il sindaco ha deciso 14 mesi fa che si dimetteva, facendo capire quanto ritiene importante l’Ospedale di Abbiategrasso che evidentemente per lui non è una priorità, lo sono altri aspetti. Perché ha voluto perdere tempo?”. Serra del Gruppo Misto ha fatto valere il diritto di esprimere un proprio rappresentante in Consulta che sarà il dott. Gipponi. Il cons. Ceresa (Forza Italia) oltre ad augurare buon lavoro alla Consulta ha ironizzato: “Sono curioso di capire e vedere quali sono le iniziative che non si sono potute fare fino ad oggi per la presenza di un presidente considerato un freno, mi aspetto qualcosa di nuovo, di prorompente. Tutto quello che è stato proposto è stato portato a compimento dal sindaco tranne la proposta illegale di ritirare la bandiera…” Cattoni ( Cambiamo Abb.) ha ribadito che “un sindaco che consulta sé stesso non s’era mai visto, le modifiche sono le stesse proposte due mesi fa, c’è rammarico perché nonostante l’intervento di Ceresa, a parlare sono i fatti. Se ci saranno più consiglieri di maggioranza che seguiranno la Consulta, ben venga, perché non avendo mai seguito, non sanno come stanno le cose. Non hanno seguito in Consulta le discussioni molto forti, di occasioni ce ne sono state parecchie per ‘pestare i piedi’ con la Regione ma il sindaco non l’ha mai fatto e con Gallera ha fatto scena muta. Ci si attendeva che facesse il massimo, non il minimo…” Denari (M5S) ha richiesto “il concetto di coerenza. Non è ammissibile che il sindaco annunci le dimissioni e dopo 14 mesi non vengano formalizzate se non quando incalzato. Non dico che Nai sia responsabile di tutto quello che è accaduto all’ospedale ma gli rimprovero di aver voluto fare il presidente della Consulta per riaprire il P.S. di notte ma non ha fatto niente. Il sindaco ha poi detto che non si ricandiderà se non riapre il P.S., non vorrei che non fosse coerente…” Baietta (Nai sindaco), al contrario, ha elogiato Nai che “si è esposto in prima persona, le sue dichiarazioni sono forti. Sono contenta che riparta la Consulta..” Cameroni (Pd) ha ricordato a Ceresa che “la Consulta è stata riconvocata dopo un anno di silenzio…” Nai ha risposto che “è stata la Consulta che più si è riunita” e ha spinto a “fare richieste a livello nazionale per avere finanziamenti così che la città possa riavere il suo ospedale”. Nai ha anche elogiato quanti si stanno impegnando per l’hub vaccinale. Un lungo momento di confronto e puntualizzazioni, terminato con l’approvazione del Regolamento, permettendo così alla Consulta di ripartire. E.G.