ABBIATEGRASSO – Simona Rivolta è conosciuta per lo più come la titolare del negozio di abbigliamento Raso Rosa, ha scritto un libro e l’ha chiamato “Il libro”, parto da qui, da questa scelta e le chiedo perché, durante la videointervista Fb per l’Eco della città. Risponde: “Perché ero conosciuta su Fb perché scrivo ma volevo uscire da quel contesto e usare un altro strumento”. In copertina labbra femminili socchiuse… “Labbra – dice Simona – sensuali, il messaggio che volevo lanciare è che partendo dall’energia sensuale, sessuale, possiamo permetterci un’apertura nei confronti della vita”. In copertina anche la frase: Ognuno s’inganna come crede, scegli oggi la tua menzogna quotidiana. Una provocazione, ce la spiega? “Una provocazione forte, una sberla in faccia, la maggior parte degli esseri umani vive costantemente nella menzogna, un meccanismo che ci porta a raccontarci frottole su ciò che siamo, la verità è a fondo ma noi viviamo in superficie fino al risveglio della coscienza”. All’interno della copertina mi sembra ci sia una sorta di chiave di lettura: protagoniste sono le Parole che escono forse da quella bocca e che sono scritte nel libro, un’opera in qualche modo “collettiva” nel… lasciati leggere c’è forse un doppio senso? Lasciati andare senza difese e cogli quello che appartiene anche a te…? “Sì è così – risponde Simona – ogni parola contiene una vibrazione che non siamo abituati a cogliere… Importanti sono soprattutto le parole che rivolgiamo a noi stessi, con cui siamo spesso feroci, cattivi, giudicanti…” Il libro mi sembra una tappa di un percorso, cosa l’ha portata a questo punto? “Un evento che ha squarciato il senso comune delle cose, quello che si chiama superficie, un’esperienza personale che ha raso al suolo tutto quello che credevo di essere. Mi ha catapultata in un silenzio irreversibile, tutta la comunicazione verso l’esterno si era chiusa, non ritenevo di poter comunicare con nessuno questa esperienza. L’ho vissuta in silenzio e dal silenzio è arrivata la connessione con le radici e l’ascolto di qualcosa di superiore. Da lì arrivano le parole, non da me, da questa connessione. Niente investe il cuore degli altri se non qualcosa che arriva da un cuore ancora più grande che non è il mio, che si è aperto…” Stiamo parlando di spiritualità? “Preferisco chiamarla rotondità, la vita comprende tutte le facce come in un diamante, tutte ci appartengono e appartengono all’umanità intera”. C’è un indice che indica l’incipit , l’inizio di ogni ‘riflessione’, accompagnata da un’immagine , una fotografia di Simona Rivolta o altre prese dal sito web internazionale Pixabay , le ha scelte lei? Lei è anche l’editore. “Sì, ho fatto tutto io, il libro è una sfida e ho voluto che lo fosse fino in fondo, mi occupo anche della distribuzione, ci tengo che arrivi solo a chi è pronto ad accoglierlo”. L’ho letto qua e là, aprendolo a caso e il termine che mi è venuto più volte è ‘spiazzante’. Spiazzante perché sbatte in faccia verità crude, perché è nello stesso tempo carnale mentre parla di sesso e nello stesso tempo spirituale. Si coglie l’amore per l’essere umano, la volontà di superare sovrastrutture , pudore e vergogna, trova il coraggio di riabilitare l’istinto, di sospendere giudizi, di togliere le maschere che, anche inconsapevolmente, indossiamo per risparmiarci giudizi negativi e sentirci migliori agli occhi degli altri, il coraggio di lasciare spazio alla ricerca di quello che siamo davvero, per scoprire che siamo potenzialmente sia assassini che santi. Ciascuno di noi ha però delle catene, siamo condizionati dal tipo di educazione ricevuta, da dove e con chi abbiamo vissuto, il libro è un continuo invito a spogliarci di concetti, per conoscere sé stessi, la nostra identità più profonda, per essere più liberi di scegliere… Ecco, liberi .. “Siamo tutti convinti di essere liberi – afferma Simona – ma regolarmente scegliamo per paura, che è il filo conduttore della nostra esistenza. Facciamo qualsiasi scelta con paura fino al risveglio della coscienza, un regalo divino. Dal risveglio in poi l’orizzonte si allarga e permette di vedere fuori dagli schemi e come osservatore ti permetti scelte più libere, oltre il giudizio. Le parole possono entrare solo se abbandoniamo qualsiasi difesa, la mente se separata dal cuore ci è nemica, l’apertura consiste nel lasciar cadere tutto quello che crediamo essere vero, ritenere che quello che so oggi di me non è nulla, la verità è oltre ed è nello spazio muto dove mi permetto di essere più pulita come un bambino appena nato… Invece siamo condizionati dal passato, proiettati nel futuro e non siamo in grado di essere nel momento, presenti in quello che facciamo…” E’ molto difficile farlo, si intuiscono molte verità nel libro ma non è facile fare quanto suggerisce. “Bisogna – aggiunge Simona – prima di ogni cosa rallentare, riuscire a stare fermi, meditando su quello che facciamo, per crescere”. Ci sarà un seguito? “C’è già, è pronto un secondo libro”. Grazie Simona, l’aspettiamo quindi per “Il libro 2”.Enrica Galeazzi