Recentemente si è tenuto un incontro a Robecco, da parte di alcuni esperti, per proporre che in tutti i Comuni venga istituito l’assessorato all’Estetica. Lo scopo era di proporre che all’interno di ogni Comune vi sia un esperto che possa giudicare in modo il più oggettivo possibile cosa è bello e cosa è brutto. Una volta, e forse ancora oggi, si usava dire “De gustibus non disputandum” oppure “Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”, che può certamente valere ancora per le scelte personali, ma non certo per decidere sull’assetto urbanistico di un borgo che si deve, a nostro modo di vedere, coniugare con la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni e le sue bellezze architettoniche e paesaggistiche. Questa premessa è a seguito della comparsa di alcuni cartelloni pubblicitari che hanno destato molte perplessità perché, a nostro avviso, sono stati installati nella posizione meno idonea ritenendoli irrispettosi per l’ambiente circostante. Alcuni esempi: la pubblicità di un noto ristorante installata nei pressi del cimitero; il supporto per un eventuale cartellone posizionato proprio sul retro della cinta di Villa Gromo di Ternengo che fa bella mostra di sé per tutti coloro che provengono da Abbiategrasso. Ma diamine, non c’era un altro posto? Proprio a ridosso di un monumento storico e al fianco, quasi a fare pendant, all’edicola della Madonna di Caravaggio? Siamo speranzosi che, dopo questa segnalazione, chi di dovere ripensi a queste installazioni, ma non solo queste, anteponendo alle esigenze di visibilità e commerciali di privati l’esigenza dell’ambiente anche per il solo valore estetico. La nostra aspirazione è che si arrivi ad un comune “decartellonizzato” almeno per le zone di nostra competenza. Utopia? Forse, ma nel web si trovano molti siti che riportano il No all’invasione incontrollata della cartellonistica. Sarà forse necessario rivedere l’apposito regolamento, ma è necessario che vengano date delle precise disposizioni affinché nessuno, anche in buona fede, possa posizionare dove meglio crede la cartellonistica e deturpare alcuni luoghi da tutti ritenuti veri e propri monumenti all’aria aperta.
Robecco Futura, Robecco sul Naviglio