Pinin Brambilla Barcilon, tra i più importanti restauratori del ‘900, è nota in tutto il mondo per aver condotto il restauro dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci a Milano (dal 1978 al 1999) e per gli interventi su alcuni dei maggiori capolavori dell’arte italiana come le pitture di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Noi di Abbiategrasso possiamo oggi essere più che orgogliosi della scelta che facemmo nel 1997 nell’aver affidato a questa icona del restauro internazionale il restauro del convento dell’Annunziata. Devo dire che una volta tanto sia i politici che i tecnici furono tutti d’accordo nella scelta. L’unico timore era che Lei, già in età avanzata, non accettasse. Invece la signora, dopo aver visionato gli affreschi del monumento firmati e datati (Nicola Mangoni, 1519), diede il suo consenso poiché li valutò di ottima fattura, “degni” pertanto della sua supervisione e del suo intervento. Il contratto venne steso e sottoscritto dall’allora Vicesegretario comunale  Pasquale Dinunno. Il Sindaco era Arcangelo Ceretti e gli Assessori Adele Ticozzelli e il sottoscritto,  Adolfo Lazzaroni; I Tecnici Ermenegildo Scalera, gli arch. Marino Pizzigoni e Alberto Ambrosini. Successivamente, poiché i lavori si protrassero nel tempo, il contratto venne prolungato con l’accordo del nuovo Sindaco Alberto Fossati e del nuovo Assessore alla cultura Alessandro Mola. Cito tutte queste persone perché con la Brambilla si era creato un rapporto di amicizia, tutti avevano piacere di parlare con Lei in quanto  fonte inesauribile di aneddoti e racconti su dipinti, affreschi e quadri di interesse mondiale. Per quanto mi riguarda Le chiesi di accompagnarmi in visita ai lavori di restauro del Cenacolo Vinciano. Fu un’esperienza indimenticabile salire su quel ponteggio a diretto contatto con il dipinto più famoso del mondo. Fu lì che scoprii che non era un affresco, ma era stato dipinto sul muro a secco, E proprio per questo motivo il restauro duro così a lungo. Visto da vicino il dipinto era composto da migliaia di pezzettini di circa un millimetro quadrato che dovettero essere puliti da vari strati di colore sbagliato e rincollati uno a uno. Un lavoro certosino durato appunto 20 anni che la Brambilla portò a termine con l’aiuto di alcune giovani restauratrici da Lei mirabilmente dirette. Spero che, valutata la grandezza della persona che ha realizzato i restauri dell’Annunziata, queste poche righe possano far capire agli Abbiatensi quale tesoro si nasconda dentro le mura del nostro amato convento. Adolfo Lazzaroni