Il Reddito di Cittadinanza (RdC), introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4 come misura di contrasto alla povertà, è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. In questi anni di erogazione, laddove sono mancate le offerte di lavoro oppure dove presenti con salari miseri, il reddito di cittadinanza si è dimostrato un cuscinetto sociale che ha aiutato i lavoratori sotto pagati, cittadini disoccupati e pensionati a non cadere sotto la soglia di povertà.
Oggi il Governo Meloni si appresta a toglierlo con il rischio di avere migliaia di cittadini e le loro famiglie sotto la soglia di povertà. Ormai è chiara la politica di questo Governo: favorire gli evasori e colpire i deboli. A differenza dei principali Paesi europei, dove il reddito di cittadinanza è presente con varie forme, il governo di CDX attua politiche di menefreghismo sociale.
Ci chiediamo come Movimento 5 Stelle di Abbiategrasso come mai i Governi di centrodestra non lavorano per migliorare i sistemi di politiche attive del lavoro, comunali, regionali e nazionali, preoccupandosi solo di togliere e smantellare il RDC. Non sarebbe meglio prima trovare una soluzione alla povertà dilagante, causata da salari da fame, lavoro in nero, sfruttamento e disoccupazione e contestualmente migliorare il RDC? La cultura del lavoro è importantissima, la ricchezza di una nazione si basa anche su capacità e cultura lavorativa.
Ma la ricchezza e la civiltà di una nazione si misura anche su come si lavora per contrastare e diminuire la povertà. Oggi in Italia serve il salario minimo, serve migliorare il sistema nazionale di politiche attive del lavoro introducendo sgravi fiscali per aziende che assumono percettori del RDC e disoccupati, per esempio. Investire sui controlli, sanzionando chi percepisce il RDC ingiustamente, ma anche controlli e sanzioni per le aziende che sfruttano i lavoratori e li sottopagano. Il RDC, in estrema sintesi, va migliorato ma non eliminato.
Movimento 5 Stelle Abbiategrasso