I clienti di Trenord, dopo molte lamentele sui social e una lettera al Presidente Fontana, sono venuti a conoscenza delle motivazioni di tante cancellazioni e ritardi tramite un post del dott. Garavaglia, in data 2 febbraio 2022. Vorremmo puntualizzare alcune cose e spiegarne altre fornendo anche numeri e percentuali di fonte Trenord stessa. ASSENZE: Trenord afferma che ha avuto il 15% di assenze (330 unità) del personale mobile ma non spiega perché con tale numero di assenze ha cancellato da Natale all’Epifania circa il 25% delle corse, mentre con assenze dal 26 al 32% (dichiarazioni in consiglio regionale il 18 gennaio 2022 dell’assessore alla sicurezza De Corato) riesce a cancellare solo il 12% delle corse. Misteri della matematica o dell’organizzazione interna di Trenord. CANCELLAZIONI per mancanza di personale: risponde parzialmente al vero che dal 10 gennaio 2022 le cancellazioni sono state mediamente del 10% ma non è così per il periodo precedente: dal 24 dicembre 2021 al 7 gennaio 2022 (fonte App di Trenord): dal 3 al 5 gennaio sull’intera rete (servizi Tilo compresi) sono stati cancellati quotidianamente circa 550 treni (il 26%) sui 2.100 programmati; con punte quotidiane del 49% sulla S9, del 45% sulla Gallarate-Luino, 48% Colico-Chiavenna, 43% Como-Lecco, 56% Cremona-Treviglio, 42% Brescia-Parma, 44% Milano-Lodi-Cremona-Mantova,42% Pavia-Torre Beretti-Alessandria, 83% Voghera-Piacenza, 46% S2-S4. Per quanto riguarda le linee che conosciamo meglio la situazione è stata la seguente: a) S13: cancellato il 20% delle corse il 3-4-5 gennaio; b) Voghera-Milano: cancellato il 17% delle corse il 3-4-5 gennaio; c) Milano-Stradella: cancellate mediamente il 27% delle corse (con punte del 34%) dal 3 al 7 gennaio; d) Pavia-Mortara-Vercelli: il 24 dicembre cancellato il 18,5%, il 25 dicembre il 66,7%, il 26 dicembre il 50%, il 1° gennaio il 41,7%, il 3-4-8 gennaio il 25,9%; e) Milano-Mortara-Alessandria: il 25 e 26 dicembre cancellato il 29,4% delle corse, il 1° gennaio il 44,1%, il 3 gennaio il 27,1%, il 4 gennaio il 31,3%, il 5 e 7 gennaio il 29,2%, 8 gennaio il 25,6%. Dal 10 al 16 gennaio l’8,2%, dal 17 al 23 gennaio l’8,2% e dal 24 al 30 gennaio il 6,9%. Crudi numeri provenienti da Trenord stessa. PERSONALE: Trenord era in difficoltà già prima della pandemia, infatti a fine 2018 ha cancellato e/o trasformato in bus il 10% delle 2400 corse giornaliere che solo in minima parte sono state ripristinate negli anni successivi. POSTI OFFERTI: bisogna uscire dall’equivoco dei posti offerti, il contratto di servizio tra regione Lombardia e Trenord prevede il pagamento di un corrispettivo in base al numero dei treni per km previsti ed effettuati, e non in base ai posti offerti. I treni programmati rientrano in 3 classi di velocità, e in 3 classi in base al numero di posti offerti. Trenord deve rispettare tutti i parametri. Se non li rispetta, paga delle penali. RISORSE ECONOMICHE: l’associazione MI.MO.AL ha molto a cuore la sopravvivenza di Trenord. Infatti fin da aprile 2020 ha inviato un documento al riguardo a Regione Lombardia e a Trenord, senza ricevere, nessuna risposta. RETE FERROVIARIA SATURA: Trenord afferma che la produzione del 2018 (quasi 2400 treni quotidiani) è stata un record effimero e impossibile da mantenere in quanto la rete ferroviaria lombarda è satura. Se così fosse, perché sono state tagliate corse non solo sulle linee trafficate ma anche alla sera, nei festivi e su linee locali poco trafficate? PUNTUALITA’ E SOPPRESSIONI: confrontare il 2018 con il 2021 è fuorviante: nel 2021 le corse sono state inferiori quasi del 20% rispetto al 2018. DEGRADO DEL SERVIZIO: il degrado del servizio c’è, le giornate da incubo pure, al disastro speriamo di non arrivarci. Ecco gli ingredienti per un servizio di qualità: puntualità, frequenze, treni nuovi, arco di servizio, pulizia, informazione sono i principali. Però bisogna perseguirli convintamente. NUOVI TRENI: i mitici 222 nuovi treni in arrivo sostituiranno il 60% circa della flotta, ma per vedere i risultati i nuovi convogli devono essere allocati subito sulle linee che ne hanno più bisogno, cosa che non sta avvenendo. Le linee più bisognose di nuovi convogli perché gli attuali hanno più di 30 anni sono: Milano-Mortara-Alessandria, Milano-Voghera, Milano-Stradella, S9, Milano-Piacenza (su tutte queste linee non si sa quando arriverà il primo treno nuovo, non sicuramente nel 2022) e poi Brescia-Cremona, Cremona-Treviglio, Bergamo-Brescia, e Brescia-Parma (su queste linee i nuovi convogli sono previsti dal 2° semestre 2022). Trenord è stata velocissima a introdurre i nuovi convogli su due tratte in cui i convogli attualmente circolanti hanno 8 anni di anzianità (Bergamo-Pioltello-Milano) e 5 anni di anzianità (Milano-Porto Ceresio); è urgente, appropriata e non discriminatoria questa distribuzione? L’associazione MI.MO.AL dal 2019 chiede a Regione Lombardia e a Trenord il cronoprogramma e la tipologia di allocazione dei nuovi convogli sulle varie linee: balbettii e silenzi come risposte. Confidiamo che Trenord opererà per il meglio in futuro cominciando a rispondere seriamente facendo anche delle proposte. Ed infine: i “sedicenti” rappresentanti dei viaggiatori sono stati regolarmente e democraticamente eletti (come da legge regionale vigente) e dedicano volontariamente e gratuitamente molto tempo ed energie per rappresentare e difendere i viaggiatori lombardi.
Associazione MI.MO.AL