ABBIATEGRASSO – Intervengo con appunti e spunti, e non per esprimere giudizi sull’edizione
2018 di Abbiategusto, vorrei non essere malintesa visto che mi sono occupata della comunicazione
delle edizioni 2013 e 2017. Abbiategusto è, fatta eccezione quest’anno per la fortunata occasione
della partenza del Giro d’Italia, l’evento più importante della città. Un evento consolidato negli anni
dal lavoro di molti che, a partire dal suo ideatore Adolfo Lazzaroni e dall’impareggiabile Ezio
Santin, lo hanno fatto crescere fino a diventare da fiera locale ad essere riconosciuta Fiera
Nazionale. E non solo, ricordo che l’edizione 2013 era proiettata a diventare internazionale. Mi ero
spesa particolarmente per questo obiettivo, invitando con l’olio di Argan il Marocco
(all’inaugurazione aveva partecipato il Console), erano presenti stand francesi e tedeschi, alcuni
ragazzi aveva portato pregiato rhum dalle Antille. Oggi suggerisco a chi si occuperà, spero con il
dovuto anticipo, dell’edizione 2019, la ventesima di Abbiategusto, di riprendere la strada
dell’internazionalizzazione. Vorrebbe dire far crescere ulteriormente una manifestazione che dà
lustro alla città e fa conoscere il territorio. A questo proposito, lo scorso anno, durante
l’inaugurazione, avevo lanciato anche la proposta di estendere l’iniziativa Ci-bus pensata per il
2017 anche ai Comuni limitrofi, per un Abbiategusto diffuso, partendo un mese prima dell’evento
clou dell’ultimo weekend di novembre, con visite guidate dalle Pro-Loco, a Morimondo, Magenta,
Cassinetta, Gaggiano, ecc. per far conoscere le peculiarità, le eccellenze gastronomiche, storiche,
artistiche del territorio. Un’altra personale idea che ho concretizzato nel 2013 è stata quella di
contattare Trenord per la pubblicazione dell’invito ad Abbiategusto sul suo sito, pubblicizzandolo (a
costo zero), in tutta la Lombardia. C’ero riuscita e ho riprovato lo scorso anno ma mi hanno risposto
che era troppo tardi e che occorre far pervenire il materiale pubblicitario almeno un mese prima per
essere inseriti nella loro programmazione mensile. Impossibile quindi perché siamo stati chiamati
ad occuparci di Abbiategusto a fine ottobre, fuori tempo massimo per Trenord. L’avevo segnalato e
lo risegnalo, più si promuove, utilizzando tutti i canali possibili, meglio è. Abbiategusto merita di
crescere per valorizzare sempre più la città e il territorio che auspica una visibilità turistica. Ogni
edizione deve aggiungere qualcosa di nuovo, bene quest’anno l’idea molto apprezzata, dopo le
ostriche al Castello delle scorse edizioni, di introdurre il pesce in Fiera, un’idea da sviluppare
ulteriormente, con il pesce d’acqua dolce magari, recuperando altre tradizioni: il pescato nel Ticino
che finiva venduto sulla ‘Preja del pess’ in piazza Marconi e poi sulle tavole abbiatensi.
Abbiategusto è un forte richiamo, un’occasione per far conoscere il più possibile i nostri ‘gioielli’
come l’Annunciata che in questa edizione è stata utilizzata solo per evento. Apprezzati gli show
cooking delle possibili stelle nascenti ma perché cancellare gli chef che hanno portato grande
professionalità e fama nelle edizioni precedenti, a cui si sono dedicati gratuitamente come Ezio
Santin, generoso partner che lo scorso anno ha coinvolto altri colleghi, fino a sommare 7 stelle
Michelin, nella Cena di Gala all’Annunciata che ha permesso di devolvere 8.000 euro all’Anffas?
Cene di Gala che hanno offerto l’opportunità a molti di avvicinarsi alla cucina di Leemann, di
Sadler e altri stellati a costi contenuti. Eccellenze che hanno sempre convissuto con le tradizionali
proposte dei volontari dei gruppi Alpini, Cappelletta, Amici del Palio che registrano sempre un alto
gradimento. Quest’anno, lo stand Lurisia, allestito elegantemente nei sotterranei del Castello ci ha
resi fieri di mostrare e far conoscere un’eccellenza di nostri concittadini, riconosciuta a livello
internazionale, un esempio da seguire. Valida l’idea di utilizzare soprattutto i social per comunicare
l’evento per raggiungere anche un pubblico più giovane, con la food blogger e Radio City Bar che
con l’indiscutibile simpatia e goliardia di Bertelli e Maiorana hanno aggiunto ulteriore freschezza e
leggerezza all’evento, una comunicazione però, ci segnalano visitatori, espositori e commercianti,
che non ha raggiunto tutto il pubblico che tradizionalmente visita e acquista i prodotti proposti da
Abbiategusto. Negli anni scorsi, oltre ai giornali locali, avevano portato molta visibilità interventi

con Telelombardia, lo scorso anno con Telepavia, oltre a una copertina sul quotidiano “Il Giorno” e
articoli su ViviMilano e riviste del settore. Enrica Galeazzi