ABBIATEGRASSO – Un incontro venerdì 22 marzo per informare e dibattere sui problemi della nostra agricoltura con relatori qualificati quali l’assessore regionale Fabio Rolfi, il consigliere Giovanni Malanchini e l’europarlamentare Angelo Ciocca. Abbiamo filmato all’inizio del convegno i saluti, in realtà anche veri e propri interventi di diversi leghisti, dal responsabile della sezione abbiatense Aldo Musiani, alla cons. comunale Donatella Magnoni, ai consiglieri regionali Scurati e Trezzani, ma anche il sindaco di Magenta Chiara Calati e il vicesindaco Albetti. Primo relatore l’assessore all’Agricoltura Rolfi che ha ben descritto gli indirizzi della politica regionale, iniziando a parlare del PSR, programma settennale di sviluppo rurale, strumento strategico per ottenere finanziamenti europei per fornire contributi agli imprenditori agricoli e forestali perché possano migliorare il settore. Un settore che la proposta di bilancio europeo però intende penalizzare, facendo pagare i minori introiti, dovuti alla Brexit, solo all’agricoltura con stralci e tagli. La Lega sta facendo però una forte opposizione a questo indirizzo europeo, che penalizza in modo particolare l’Italia dove l’agricoltura è molto importante. La politica regionale lombarda è contraria anche alla proposta dell’Europa che non intende più dialogare con le diverse regioni e chiede un unico interlocutore per ciascun Paese, ma questo penalizzerebbe l’Italia in cui ci sono realtà molto differenti che potrebbero essere gestite da chi non le conosce. Un termine su cui l’ass. Rolfi si è particolarmente soffermato è “sostenibilità”, occorre ha detto “una sintonia tra produttore e consumatore, per non essere fuori mercato, il successo del biologico dimostra che il consumatore vuole conoscere cosa c’è dietro il prodotto e tiene al benessere animale”. Ha citato poi la battaglia sull’uso dei nitrati diffusi nei fertilizzanti chimici, una fonte dannosa di inquinamento delle falde acquifere, ma la direttiva europea al riguardo risulta punitiva per l’agricoltura e la zootecnia italiana, infatti soprattutto nella Pianura Padana la zootecnia permette di utilizzare fertlizzanti organici non inquinanti. La Lombardia ritiene importantissimo etichettare i prodotti con indicazioni dettagliate che permettano di conoscere provenienza e lavorazione. Un accenno importante anche ai Parchi da non intendere come “mummificazione del territorio pur essendo aree da tutelare”, visione definita “ideologica e fuori dal tempo” la richiesta del Parco Agricolo sud di creare “Aree a parco naturale” che penalizzerebbero l’attività agricola che è invece da privilegiare. Altro tema importante toccato quello dell’acqua che in quest’epoca di cambiamenti climatici e di preoccupante siccità mette seriamente a rischio l’economia produttiva del territorio e soprattutto i prodotti tipici Dop lombardi, a marchio riconosciuto in quanto le fasi di produzione e trasformazione avvengono tutte in un’area ben precisa e per questo garantiti dalla Denominazioni di Origine Protetta. L’ente Regione intende monitorare l’acqua per l’agricoltura per gestire per tempo livelli e distribuzione. Per risolvere e non sprecare acqua, si stanno programmando investimenti per bacini artificiali d’accumulo dell’acqua piovana, per esempio trasformando cave dismesse. Altrettanto interessante la relazione del cons. regionale Giovanni Malanchini, bergamasco appassionato e particolarmente competente, avendo dato vita a un Distretto Agricolo divenuto modello per altri 17 Distretti, riconosciuti perché rispettosi delle numerose e selettive norme. Il DABB, distretto agricolo della bassa bergamasca, ha prodotto un marchio collettivo che comprende una rete eterogenea, l’aggregazione di 42 comuni, 130 aziende agricole e agroalimentari, che coinvolge istituti scolastici e agrari, produttori di tecnologia per l’agricoltura, ma anche allevamenti di qualità. Una rete che produce tanti progetti specifici, un’esperienza incredibile, un’eccellenza che dimostra che operando bene e insieme ci si guadagna tutti, in tutti i sensi. Interessanti anche gli interventi di diversi operatori del settore presenti tra il pubblico, prima dell’arrivo del terzo relatore, l’europarlamentare Angelo Ciocca, membro della Commissione Agricola a Bruxelles, che ha detto:“Condiziona la nostra agricoltura o meglio la penalizza a favore delle politiche industriali francesi e tedesche. La programmazione della Pac (politica agricola comune) 2021-2027, per ora bloccata soprattutto grazie all’ostruzionismo dei deputati della Lega, intenderebbe togliere 40 miliardi all’agricoltura a favore dell’accoglienza. Prosegue in contemporanea in Europa la battaglia sull’etichettatura dei prodotti, importante per la valorizzazione del Made in Italy nel mondo”. Enrica Galeazzi