Quest’anno la partenza torna ad essere dall’estero, come spesso accade per i Grandi Giri, si comincia da Gerusalemme, Israele, si concluderà il 27 maggio a Roma.
I Big che concorreranno alla conquista della Maglia Rosa finale dovrebbero essere circa una decina, favorito numero uno il fenomeno Chris Froome ( team Sky ), vincitore di diversi Tour de France, subito sotto di lui il vincitore dello scorso anno Tom Dumoulin nel team Sunweb e poi il nostro Fabio Aru, capitano della UAE. Dopo di loro potrebbero far bene Simon Yates, Domenico Pozzovivo, Lopez, Chaves ma sopratutto il francese Pinot della FDJ.
Questi i pretendenti alla Classifica Generale finale, tra i velocisti, cioè quei corridori con lo spunto veloce nelle tappe ed arrivi pianeggianti, l’uomo da battere dovrebbe essere l’italiano Elia Viviani della Quick Step, numerosi comunque gli azzurri che potrebbero concorrere in questi traguardi ed alla relativa Maglia Ciclamino.
Personalmente credo possano far bene anche Davide Formolo, Conti e Ciccone.
Il mio favorito, mi perdonerete un po’ di patriottismo, è “il Cavaliere dei Quattro Mori” Fabio Aru, anche se sarà difficile competere nei km a cronometro contro Froome e Dumoulin. La Corsa Rosa ha visto i quasi 180 corridori impegnati in un breve ma intensa Cronometro Individuale, poco meno di 10 km sviluppati interamente nella città israeliana; percorso da affrontare a tutta dai ciclisti sin dai primi metri, le asperità del percorso sono state le numerose curve e le brevi ma abbastanza impegnative salite.
Pronostici rispettati, il favorito di giornata Dumoulin ha fatto segnare il tempo migliore 12’02″, battendo lo specialista Dennis di soli 2 secondi, terzo Campenaerts. L’olandese della Sunweb ha dimostrato sin dalla prima tappa di voler ripetere il Giro dello scorso anno, vinto appunto da Dumoulin un po’ a sorpresa, riuscendo a difendersi sulle salite e guadagnando nei km a cronometro.
Gli altri Big della generale oggi hanno corso cercando di perdere il meno possibile da Dumoulin, benissimo Yates e Pozzovivo, in ritardo di 20 e 27 secondi, bene Pinot 33 secondi; non bene Froome, 37 secondi di distacco, lui di solito competitivo nelle cronometro, male il nostro Aru che ha perso ben 50″ dal vincitore e 13″ da Froome, i suoi principali rivali per la vittoria finale.
Nessun dramma, il Giro è appena iniziato, il ritardo del sardo può essere semplicemente attribuibile ad un’eccessiva prudenza, o comunque ad una forma fisica non ancora ottimale e questo può essere un bene in una corsa di tre settimane, durante la quale è fondamentale essere al 100% nel corso dell’ultima settimana.
Buon Giro 2018 a tutti! Luca Cianflone
acconsento all’utilizzo del mio articolo da parte della testata Eco Della Citta’