ABBIATEGRASSO – Fotografie, domande, commenti indignati sono arrivati dai tanti amanti della natura e dei boschi del Ticino, in particolare dai frequentatori di quella porzione di bosco che parte dal sentiero sulla destra, alla fine del Canale Scolmatore, e costeggia le sponde del fiume. Soprattutto nel fine settimana i tanti che a piedi o in bicicletta lo percorrono hanno segnalato che “il bellissimo sentiero è interrotto da alberi tagliati, alberi come pioppi, platani, robinie, che già domenica 7 marzo, alcuni uomini con tanto di caterpillar cingolato stavano tagliando, – scrive F.M. – sul tratto iniziale del sentiero sterrato del lungo Ticino, lato bosco. Passavano persone a piedi, di corsa, in bici e non c’era nessuna sicurezza, nessuna segnalazione, nessuna informazione su chi ha commissionato tale scempio, perché di vero scempio si tratta, dato che le piante che cadevano rompevano immancabilmente altre piante e senza parlare delle condizioni pietose in cui lasciavano il sentiero. E’ mai possibile che questi lavoro non facciano capo a nessuno e a nessun controllo? Si vociferava che il ‘lavoro’ sia opera del Consorzio Forestale del Ticino, ma è possibile senza che la Forestale fosse presente e senza che le piante tagliate fossero state segnate e indicate da quest’ultima?” Nella segnalazione S.M. dice:  “Un’operazione bosco mi vien da pensare speculativa, ho visto le piante tagliate, grossi platani, ontani, salici, tutte senza dubbio sane, non si capisce il motivo per cui sono state abbattute se non per venderne il legname. La legna da ardere, seppur la meno pregiata, vale 14 euro al quintale. Da altri tronchi e dalle cataste già pronte per essere portate via, ho visto legname da cui ottenere assi di valore. La legna è ancora una ricchezza, quindi un danno non solo ambientale ma anche economico. Se anche l’area fosse di proprietà privata, gli alberi del Parco del Ticino sono sottoposti, o per lo meno dovrebbero, alla valutazione della Forestale che indica quelle eventualmente da tagliare. Il bosco va ripulito dalle piante morte, cadute a causa delle intemperie e dalle infestanti come le robinie ma certo non privato, come in questo caso, di alberi sani, ricchi di nuovi germogli… Le Guardie Forestali dov’erano durante lo scempio nel bosco?” E chiede O.S.: “A proposito delle piante tagliate probabilmente illegalmente, l’ente Parco del Ticino che fa? Non interviene? I suoi compiti principali non dovrebbero essere quelli di vigilare e occuparsi di tutelare la flora, la fauna e l’acqua del fiume?” L’Eco della città intende inviare queste segnalazioni e domande a Parco e Forestale. E.G.