ABBIATEGRASSO – Un progetto di ampia portata quello di rendere Abbiategrasso una “Comunità Amica delle Persone con Demenza”, iniziato nel 2016 grazie alla collaborazione tra due Assessorati della precedente amministrazione, il responsabile della Biblioteca di Abbiategrasso, Roberto Giuliani, il Distretto Sanitario, l’ASP Golgi Radaelli e la Fondazione Golgi Cenci. Obbiettivi principali di questa cooperazione sono ridurre lo stigma sociale, rendere fruibile la città alle persone con demenza e responsabilizzare la comunità verso questa forma di malattia. Il posto perfetto per avviare questo nuovo impulso non poteva che essere il fulcro culturale e sociale della città, ovvero la Biblioteca Civica “Romeo Brambilla” nel Castello Visconteo, ormai diventata centro di aggregazione di tutte le età. Proprio in occasione della 25° Giornata Mondiale dell’Alzheimer, venerdì 21 settembre è stato inaugurato lo “Spazio Alzheimer”, collocato nella parte sinistra dall’entrata della Biblioteca e diventato realtà grazie anche all’aiuto dell’Università del Tempo Libero e del Lyons Club. “E’ stato un momento significativo, tante le associazioni coinvolte unitesi per aiutare una realtà diversa della città – ha affermato l’assessore allo Sport e alla  Cultura, Beatrice Poggi – Siamo contenti che la Biblioteca sia sempre più aperta verso gli altri, rendendo disponibili i suoi spazi così belli”. Nonostante le dimensioni modeste della città di Abbiategrasso, il nostro Comune è sempre in prima linea per quanto riguarda la demenza, a partire dall’importante Centro del Golgi. “L’amministrazione comunale è lieta di presentare questa idea diventata realtà, in un bellissimo progetto che rende Abbiategrasso una città ‘pilota’ nell’ambito della Sanità – ha commentato il sindaco, Cesare Nai – Ricordo l’impegno di Roberto Giuliani e anche della Polizia Locale”. Lo “Spazio Alzheimer” rispetta tutte le norme psico-fisiche osservate nei riguardi delle persone affette da demenza: offre una facile accessibilità, una dimensione adeguata essendo lo spazio raccolto, non troppo grande, in modo da garantire alle persone malate la sicurezza e il riconoscimento degli spazi che le circondano; rispetta un’adeguata luminosità, per la quale è stato valutato l’irraggiamento nell’arco della giornata; gli arredi devono garantire comfort e allo stesso tempo essere componibili, in modo da essere fruiti nelle diverse situazioni. Valutati anche i colori degli arredi, molto caldi per la gradevolezza, anche se mancano ancora degli elementi. Infine sono presenti numerosi scaffali per le letture e arredi per l’orientamento temporale (per indicare l’orario e il luogo). Lo Spazio dev’essere completato con l’offerta della lettura ed eventuali eventi da organizzare. Ad accompagnare la giornata di inaugurazione è stata allestita la mostra fotografica “Love, Loss and Laughter” (Amore, Perdita e Risate) di Cathy Greenblat: gli undici pannelli fotografici, provenienti da 25 paesi diversi, si occupano di documentare con un approccio positivo la cura, concentrandosi sulla valorizzazione delle capacità funzionali che restano nonostante la malattia. Un’idea che rende Abbiategrasso e la sua Biblioteca Civica un punto di riferimento sociale, culturale e ora anche sanitario. Ilaria Scarcella