ABBIATEGRASSO – All’ordine del giorno del consiglio comunale del 12 luglio anche una mozione sul gioco d’azzardo presentata dal cons. Barbara De Angeli del M5S che chiede “riordino e verifica della dislocazione territoriale dei centri di raccolta di gioco d’azzardo”. De Angeli ha spiegato che la mozione nasce “dopo aver conosciuto in campagna elettorale persone che hanno avuto problemi per il gioco alle macchinette” e ne ha letto il testo: “Premesso che con il termine ludopatia, o gioco d’azzardo patologico (G.A.P.), definito dall’OMS come ‘malattia sociale’, si intende l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o scommettere importi in denaro. Il gioco d’azzardo patologico, che in alcune persone può svilupparsi come conseguenza di gioco prolungato, essendo una dipendenza comportamentale patologica, è una malattia in grado di compromettere la salute e la condizione sociale del singolo individuo. L’OMS lo assimila ad altre dipendenze, considerando affetti da gioco patologico i soggetti che presentano sintomi clinicamente rilevanti legati alla perdita di controllo sul proprio comportamento ludico e compulsività nel rigiocare tale da arrecare grave deterioramento alla propria personalità, grave pregiudizio al proprio patrimonio e di conseguenza alla sfera sociale familiare; in ogni ordine di grado legislativo, da quello europeo a quello regionale, si è data priorità a contenere e contrastare il fenomeno della ludopatia che, è assodato, sia strettamente legato a fenomeni di estorsione, riciclaggio di denaro, usura e in generale ad episodi delittuosi legati a motivi economici;il tasso di disoccupazione, in particolar modo giovanile, è divenuto molto preoccupante alimentando così il fenomeno della ludopatia che si sviluppa maggiormente in soggetti fragili. I disoccupati e i pensionati risultano essere i più vulnerabili in quanto, oltre a cercare nel gioco un modo per passare il tempo libero a disposizione, vedono nel miraggio di una vincita, la speranza di vivere in modo più dignitoso; la Regione Lombardia ha recepito e dato le linee guida ai Comuni, affinché abbiano strumenti idonei a contrastare il fenomeno della ludopatia e, in particolar modo, ha demandato agli stessi di mettere in atto pratiche di disincentivazione e prevenzione; il Comune di Abbiategrasso ha necessità di dotarsi di una mappatura cittadina dei centri di gioco autorizzati, ivi compresi gli esercizi commerciali dotati di apparecchi videopoker, slot macchine o altri giochi che effettuino pagamenti in denaro; Il Comune di Abbiategrasso deve mettere in atto ogni misura atta a prevenire e contrastare fenomeni di disagio e quindi anche di disincentivare le attività commerciali che favoriscano il gioco d’azzardo”. La mozione rileva che Regione Lombardia ha approvato il Programma 2014 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico e ha deciso di individuare la distanza minima di 500 mt dai luoghi sensibili e ne ha determinato il metodo di calcolo individuando i riferimenti a “luoghi sensibili” in merito alla seguente suddivisione: istituti scolastici di ogni ordine e grado, asili nido d’infanzia, luoghi di culto, relativi alle confessioni religiose e strutture destinate a servizi religiosi, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile, oratori; in base al D.g.r. n. 1274/2014, sono i Comuni a dover applicare il metodo di calcolo più restrittivo della distanza minima prevista”. Ma sono i seguenti numeri, emersi da uno studio condotto sull’anno 2016 (fonte https://lab.gedidigital.it ) e relativi al Comune di Abbiategrasso che allarmano e fanno comprendere l’importanza di intervenire subito per mettere un freno a un fenomeno che ha spesso gravi conseguenze: 1358,7€ GIOCATA PRO CAPITE 2016, 215.830 € GIOCATA PER APPARECCHIO 2016, 44,24mln € GIOCATA COMPLESSIVA 2016, 205 NUMERO TOTALE DI APPARECCHI 2016, 6,00% INCIDENZA SPESA SU REDDITO. Nel testo della mozione si invita a considerare che il fenomeno della ludopatia, e in generale il gioco d’azzardo, seppur esercitato in maniera non patologica non ha alcun riscontro positivo in chi lo pratica né a livello sociale, né a livello economico ed è una grave e pericolosa attrazione per i soggetti maggiormente sensibili alla possibilità di cambiare la propria difficile quotidianità mediante una vincita in denaro. Si chiede quindi al Comune di Abbiategrasso di fare “un passo deciso ed energico verso la lotta alla ludopatia, rispondendo in primis agli obblighi della normativa nazionale e regionale; Il Comune di Abbiategrasso deve monitorare le attività di gioco d’azzardo in particolare in luoghi sensibili ed anche e soprattutto negli immobili che, a vario titolo, gestisce in maniera diretta o indiretta. IL Consiglio Comunale Impegna il Sindaco e la Giunta ad avviare il prima possibile le azioni individuate dalla normativa nazionale e regionale, introducendo e pubblicando la mappatura dei luoghi di gioco in relazione alla distanza dai luoghi sensibili; ad avviare il previsto tavolo di lavoro con l’ATS; ad individuare strumenti di incentivazione agli esercizi che decidono di togliere le slot machine / videolottery/ videopoker dai propri locali e infine ad individuare i locali non in regola e porne adeguato rimedio”. Tra i consiglieri intervenuti nel dibattito, Marina Baietta (Nai sindaco) ha invitato le persone con questa dipendenza “ad ammettere di avere un problema e a chiedere aiuto”, Granziero (Pd) ha invitato a riprendere il progetto di zona del 2014 in collaborazione con Ascom, Cattoni (Cambiamo A.) ritiene che “i numeri sono agghiaccianti” e ha invitato a cominciare a togliere le macchinette al bocciodromo visto che è una struttura pubblica. Magnoni (Lega) ha ricordato che del problema “se ne sta occupando la Commissione 3°”, ma ha aggiunto “è giusto approvare la mozione”. E così è stato, la mozione è stata approvata all’unanimità. E.G.