GAGGIANO – Mercoledì 6 luglio alle ore 21.00 si è tenuto l’ultimo appuntamento dell’edizione 2022 della rassegna “Dentro le Storie”, quest’anno incentrata sul tema delle periferie.
Titolo di quest’incontro è stato “Baggio città quartiere”. Ospiti della serata Matteo Lunardini e Tino Adamo, che hanno presentato i loro rispettivi libri “La Maledizione di Baggio Vecchia” e “Il Bar degli Zanza”. Mauro Cremon ha intervistato i due autori a mo’ di dialogo, come una chiacchierata fra tre amici.
Ha iniziato Tino Adamo a spiegare il motivo del suo nuovo testo: “La storia è ambientata alla fine degli anni ’80. Il termine ‘zanza’ sta a indicare quelle persone malavitose che hanno caratterizzato per un lungo periodo l’atmosfera di Baggio. Il titolo del mio libro si rifà al bar dove ho svolto il mio primo lavoro dopo il servizio militare. A motivo di ciò, è il sottoscritto a fare da voce narrante nelle vesti di barista.
Mi pongo l’obiettivo di riportare alla mente i personaggi che gravitavano attorno a questo luogo di incontro, dove ne ho viste di cotte e di crude. Per citarne due, ‘Gamba de Legn’, che aveva veramente una gamba di legno ed era un bestemmiatore nato, e ‘Lupo’, un tipo lento di testa, protagonista degli scherzi più feroci. Non volevo che si perdessero questi personaggi. Ho preso quindi appunti su situazioni che mi erano capitate in passato. Alla fine ne sono usciti 26 capitoli slegati tra loro come dei racconti a sé stanti”.
Poi è stata la volta di Matteo Lunardini, che ha ambientato a Baggio un libro di genere poliziesco. Protagonista è il detective Roger Zappa. Come ha spiegato l’autore, “ho scelto di dargli questo cognome traendo spunto dal mio musicista preferito, Frank Zappa”. L’investigatore è chiamato qui a indagare sul furto di un orologio. Anche la scelta dell’oggetto non è casuale: “Baggio ha contribuito allo sviluppo della moda.
Le filiere partivano da lì e giungevano nel centro di Milano”. Tra un intervento e l’altro sono emersi ricordi e altre passioni che accomunano i due, come la passione per l’Inter. Tino Adamo, nel sottolineare il clima difficile di Baggio, racconta di aver conosciuto un carabiniere cui, appena giunto in servizio nel paese, hanno rigato la macchina. Fino ad oggi costui è stato coinvolto in circa 1740 arresti.
Mauro Cremon ha chiuso la serata chiedendo dei suggerimenti di lettura. Tino Adamo, appassionato di scrittura anglosassone, ha consigliato “Le ceneri di Angela” di Frank Mccourt, “Furore” di Steinbeck e “Creature grandi e piccole” di James Herriot. Matteo Lunardini ha proposto il classico “Guerra e pace” di Tolstoj, “Il capitalismo della sorveglianza” di Shoshana Zuboff e “Processo agli untori. Milano 1630: cronaca e atti giudiziari” di Ermanno Farinelli e Giuseppe Pacagnini. Paolo Borrelli