ABBIATEGRASSO – Una storia di perdono e amore, un messaggio più che mai da condividere,
come afferma l’autore stesso: “Una sola cosa avrà importanza: quanto abbiamo amato”. E’ uscito il
quarto libro di Alessandro De Vecchi, 38enne abbiatense con la passione per la scrittura. Dopo i
primi due libri di poesie (“Meravigliosamente imperfetto” e “Fuori dallo stormo”) e il libro di
racconti “Liberi e controcorrente come salmoni”, Alessandro si è cimentato nel suo primo romanzo,
intitolato “Le risposte del silenzio”, che rappresenta la naturale evoluzione del suo impegno
letterario. “L’idea – ci racconta – è nata a settembre 2013 durante un ritiro di meditazione nei pressi
di Domodossola. Una notte, dopo il corso tenuto da un Lama (maestro), ho fatto un sogno
particolare che mi ha dato l’ispirazione per questo romanzo che affronta il tema del perdono. Mi
sono dedicato al libro per circa un anno e mezzo, un lavoro sviluppato grazie alla collaborazione
con Barbara Tosi che si è occupata dell’editing, Irene Ceneri per quanto riguarda la correzione delle
bozze, Chiara Barbieri per la grafica e infine Elisabetta Altimani che ha arricchito il libro con un
suo acquerello”. Qual è la trama del tuo romanzo? “Il protagonista è Pablo, 35enne di Milano che
vive e lavora in un paesino in provincia di Grossetto, Ribolla precisamente. Pablo è stato
abbandonato dalla madre in tenera età ed è stato cresciuto dal padre e dagli zii, in un ambiente
particolare. Prezioso per lui il rapporto con un Lama tibetano che gli ha fatto da ‘nonno’
dispensando insegnamenti di vita. Un bel giorno, questo ragazzo che lavora in un’officina della
Maremma e ha la passione per moto e Vespe, per una strana coincidenza viene a sapere che la
madre vorrebbe incontrarlo per poterlo vedere un’ultima volta prima che sia troppo tardi… Inizia
così il suo viaggio in Vietnam e poi in Nepal, sul tetto del mondo, l’Himalaya. Durante il viaggio,
che è anche un cammino interiore, riuscirà a capire se potrà o no perdonare la madre per averlo
abbandonato. Nel viaggio ritroverà anche il suo ‘maestro’”. La storia è ambientata in Paesi
lontani e certamente affascinanti, ci sei stato? “No, ma mi sono documentato molto e, grazie ai
costanti contatti che ho con i Lama e i vari maestri di meditazione, ho una buona conoscenza della
loro cultura. Nel libro ho scritto che, purtroppo, molti degli edifici di cui parlo non ci sono più a
causa del terremoto che ha colpito il Nepal. Per quanto riguarda la Maremma toscana, è una zona
che amo molto e conosco bene”. Quanto di te troviamo in Pablo? “Ovviamente quando si scrive
mettiamo sempre qualcosa di noi e della nostra esperienza nei personaggi. C’è una buona dose di
fantasia (non sono stato abbandonato come il protagonista), ma certamente ha influito la mia
esperienza nella meditazione, attività che pratico da quattro anni”. Qual è il messaggio che vuoi
dare ai lettori attraverso il tuo libro? “Il messaggio di fondo del romanzo si ricollega al titolo ‘Le
risposte del silenzio’, dove per silenzio non si intende mancanza di parole, bensì mancanza di
confusione nella mente e nello spirito. Alla fine dei nostri giorni non conterà nulla se eravamo
bianchi o neri, religiosi o non, occidentali od orientali. Una sola cosa avrà importanza: quanto
abbiamo amato. Pensiamo che il perdono sia una cosa che concediamo agli altri, invece è un modo
per ‘liberare’ noi stessi, per alleggerirci di un peso. Oggi, forse per la crisi e l’individualismo, ho
notato che le persone sono più fredde e dure, perdonare è difficile. Il libro è un invito a vivere più
sereni, un invito ad amare”. Un libro che ha quindi anche un messaggio di pace, amore e tolleranza,
valori che oggi più che mai è importante diffondere. Il romanzo è dedicato a Cristina Brambilla, che
ci ha lasciati lo scorso anno, “la conoscevo bene, era con me durante il ritiro in meditazione quando
ho avuto l’idea di scrivere questo romanzo”, ricorda Alessandro. Il libro di Alessandro De Vecchi si
può acquistare tramite il sito www.ilmiolibro.kataweb.it o www.lafeltrinelli.it, è ordinabile inoltre
su richiesta in qualsiasi libreria Feltrinelli. Un’idea per un bel regalo di Natale, un’occasione per
valorizzare uno scrittore del nostro territorio che, con la sua spiccata sensibilità, ci racconta una
storia semplice ma che può arricchirci tanto nello spirito. S.O.