ABBIATEGRASSO – Domenica 10 dicembre l’On. Silvia Sardone ha presentato il suo libro, dal titolo incoraggiante di “Mai Sottomessi, cronache di un’Europa islamizzata”, nella Sala Consiliare del Castello Visconteo. Ha presentato l’evento il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Bottene.
In un periodo storico di confusione e perdita dei valori educativi, etici e sociali, c’è qualcuno che lotta per difendere la vita. Il libro presentato racconta “un viaggio nel pensiero libero e coraggioso” di una donna che lotta per salvaguardare la dignità di tutte le donne e delle bambine europee, messa in pericolo dall’invasione islamica estrema. Il libro è un atto di accusa contro le istituzioni europee, che rinnegano l’identità e la storia italiana, a favore dell’invasore spregiudicato.
Notizie ricorrenti di guerre, e usi arbitrari delle autorità, scoppiate in tutti gli angoli del globo sono pubblicate quotidianamente da giornali e mass media. Il territorio italiano ha accolto profughi da ogni parte del mondo aiutandoli a costruirsi un’esistenza dignitosa. Associazioni Onlus e di volontariato, nonché il governo italiano, hanno lavorato per aiutare milioni di persone richiedenti asilo. Un effetto sicuro di tutte queste azioni benevole è la pretesa di chiedere agli italiani di rinnegare il Santo Natale.
Una festività molto importante in tutti i culti pagani, da secoli or sono, in cui l’adorazione del sole ha occupato una collocazione di assoluta preminenza. In seguito il Cristianesimo si è riallacciato guardando il sole come emblema della figura di Cristo. Generazioni di bambini sono cresciute aspettando l’arrivo di Gesù e, chi non credeva alla sua nascita, ha aspettato il dolce vecchietto di nome Babbo Natale scendere dal camino.
Il mese di dicembre è sempre stato un periodo di tradizioni importanti per gli italiani e ora le persone umanamente accolte pretenderebbero di chiamarlo “festa d’inverno”. Sono già state presentate rimostranze per chiedere di togliere i crocefissi dalle scuole per non turbare la suscettibilità di chi professa un credo differente. Ulteriore effetto di questa decisione è stato accusare il popolo italiano di essere “razzista” perché amante delle proprie tradizioni e della propria cultura.
Il libro dell’On. Sardone è stato scritto con la ferrea intenzione di fermare il dramma crescente della violenza di genere. Lo scopo insensato di sottomettere la popolazione italiana ed europea, per motivi irrazionali, a un popolo che disconosce apertamente la dignità umana è da fermare. La ribellione messa in atto dal politicante corretto contro le regole religiose putative e mal interpretate da invasori violenti, è la risposta all’imposizione dell’uso del velo islamico per le donne.
Lo scoppio di una vera e propria guerra religiosa entro i confini europei è ormai confermato. L’urlo amareggiato, e stampato sulla maglietta indossata dall’Onorevole in un video mostrato all’evento di domenica, “No al velo islamico!”, è una piccola azione di protesta per svegliare i concittadini alla lotta per la libertà. L’Art. 13 della Costituzione Italiana afferma che “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa alcuna forma di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”. Silvia Sardone conferma che sul territorio italiano chiunque dovrebbe attenersi alle leggi dello Stato accogliente.
I matrimoni forzati sono usanza ancora molto diffusa nei paesi di Bangladesh, Mali, Somalia, Nigeria, India, Egitto e Pakistan. Le persone fuggite da tali luoghi pretenderebbero di continuare questa loro ben radicata tradizione in un Paese che si è ormai risvegliato al riconoscimento della dignità umana. L’uso di minacce e violenza sta dilagando in ogni luogo. Anche l’On. Silvia Sardone ha ricevuto minacce per le sue posizioni contro l’islamizzazione dell’Europa e contro il velo islamico, considerato simbolo di sottomissione e non libertà.
La cronaca è piena di notizie descriventi il cosiddetto “delitto d’onore” sotto varie forme e rimasto impunito per ineseguibilità della legge stessa. In Italia il matrimonio forzato sarebbe penalmente perseguibile grazie alla Legge 19 luglio 2019 n° 69 e all’Art. 558-bis del Codice Penale alla voce “Costrizione o induzione al matrimonio”. Ricerche svolte indicano circa 2000 bambine e ragazze all’anno a rischio matrimonio forzato. Laura Cittar