L'eco della città

Il caso Lealtà-Azione continua a far discutere

GAGGIANO – Nella serata di giovedì 28 ottobre si è tenuta la seduta del Consiglio Comunale. Seduta che ha discusso 8 punti, ma priva dei canonici 5 minuti introduttivi dedicati a questioni extra ordine del giorno. Ad aver tenuto banco, con toni differenti, sono stati gli ultimi due punti in programma. Da diversi mesi, nei Comuni del sud-ovest milanese, si sta considerando la costituzione di una Commissione Antimafia, a causa del preoccupante tasso d’infiltrazione malavitosa nel territorio. Se in altre sedi (Cesano, Trezzano sul Naviglio, Abbiategrasso) l’argomento ha creato spaccature tra maggioranza e opposizione, spesso più di natura politica che amministrativa, a Gaggiano la collaborazione è stata massima. Di fatto il sindaco Sergio Perfetti, sicuro dell’intenzione condivisa di partecipare a questa campagna, ha proposto una rappresentanza in tandem: l’assessora M. Zucca (Lista civica) come delegata al posto del Sindaco e la consigliera di minoranza E. Semeraro (Lista composita) in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale. La proposta è stata votata positivamente dal Consiglio in toto, dimostrando la volontà di unire le forze su un tema di tale importanza. A scaldare i toni in assemblea ci ha pensato, invece, l’ultimo punto in programma, l’interrogazione di Semeraro sulla concessione del suolo pubblico all’associazione Lealtà-Azione. In occasione della prima richiesta di occupazione di suolo pubblico da parte del rappresentante territoriale di Lealtà-Azione, nell’agosto di quest’anno, culminata con esito positivo e conseguente inaugurazione della sede il 5 settembre scorso, non fu sottoscritta la dichiarazione antifascista prevista dal Regolamento comunale di Gaggiano. La consigliera di minoranza afferma: “Ciò rappresenta una gravissima violazione del Regolamento comunale, non capisco come l’Amministrazione possa ritenere conforme questo tipo di richiesta”. Poi aggiunge: “L’Amministrazione comunale dovrebbe verificare la regolarità di tutte le richieste di occupazione di suolo pubblico, anche se il compito è demandato all’Unione dei Fontanili”. La critica è quindi duplice, al Consiglio Comunale per non aver verificato opportunamente all’accesso agli atti, all’Unione dei Fontanili per non aver rispettato né il volere, né il Regolamento comunale gaggianese. Di fronte alle categoriche precisazioni esposte, il sindaco Perfetti sposta l’attenzione sul fattore politico: “Io la politica la farei in maniera diversa…Mi chiedo come mai un rappresentante di Lealtà-Azione dovrebbe sottoscrivere un atto di dichiarazione antifascista”. Già in passato la vicenda aveva acceso gli animi, con il Sindaco e l’ANPI locale che si erano dichiarati fortemente contrari alla presenza in paese di “formazioni che non si riconoscono nei valori costituenti della Repubblica Italiana”. A prescindere dalle letture che possono essere fatte, politiche o puramente amministrative, è certo che la disputa non è chiusa, come è certo che le vicende romane e milanesi di inizio mese non fanno altro che aumentare l’attenzione su determinate dinamiche, anche a livello provinciale. Alessandro Gastaldi

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