ABBIATEGRASSO – Una serata interessante per ragazzi e adolescenti quella di giovedì 27 gennaio all’Oratorio San Gaetano. A dialogare con loro c’era un ospite speciale, colui che ha vinto l’argento nelle gare delle Paralimpiadi, il giovane campione Alberto Amodeo, che ha risposto alle domande poste sia verbalmente da alcuni giornalisti e fans, sia via social scritte da alcuni utenti durante la serata, che si poteva seguire anche in diretta web. Durante la Pandemia, quando tutto era chiuso, quante gare hai dovuto rimandare? “Purtroppo il Covid ha fermato tutto, compreso lo sport, che ha sofferto molto; infatti le gare internazionali che dovevano essere disputate nel 2019, sono state rimandate al 2020, e il mio obiettivo era Tokio”. Quanto ti sei allenato duramente per poter vincere la tua meritata medaglia d’argento nei 400 stile libero? “Da maggio mi sono allenato molto, quotidianamente, per poter arrivare preparato alle mie gare disputate nel 2021, mi sono allenato in acqua senza poter avere troppo tempo libero. Da gennaio ho percorso in piscina in totale 60 km di vasche ripetute. Facevo tre allenamenti in palestra alla settimana per poter essere in ottima forma. Ovviamente in più c’erano la preoccupazione e il timore di essere positivo al Covid. Mi sono allenato a Milano, sopportando il traffico in tangenziale, ogni giorno andata e ritorno. Tokio per me è stata un’esperienza incredibile, ci sono voluti diversi mesi di allenamenti intensi per poter essere in piena forma alle gare olimpiche. Vi confesso che indossare la cuffia con il simbolo dell’Italia, gareggiando contro le altre sette nazioni, tra cui Russia, America e Cina, e con il mio nome, ero molto emozionato, ma allo stesso tempo avevo l’ ansia e l’ adrenalina a mille. Diciamo che io l’ansia l’ho usata come stimolo per impegnarmi al massimo. Ho provato la gioia e l’emozione bella di tirare fuori il meglio di me stesso durante la gara. Per me è stato bello ed emozionante ricevere la medaglia d’argento, non ci potevo credere! Ho completato la mia gara con il mio secondo tempo di 4;21;89”. E’ stato mostrato il video della sua gara e quando ha vinto la medaglia d’argento era troppo felice ed emozionato, ha abbracciato tutti i suoi compagni di squadra con la bandiera ed è stato il momento più bello, come essere in un’enorme famiglia. Quando è successo l’incidente che ha cambiato per sempre la tua vita? Come è cambiata la tua routine giornaliera? “A maggio di 8 anni fa ho perso la gamba destra fino al menisco. Ho il ginocchio destro amputato a causa di un incidente stradale all’età di 13 anni. Per tre settimane la mia famiglia mi è stata molto vicino e hanno festeggiato insieme a me in ospedale la mia festa di compleanno, anche il Natale e il Capodanno. Ho imparato la serenità e ad accettare la mia nuova condizione fisica dopo l’incidente, ho deciso di non commiserarmi, l’ho presa bene, come una mia nuova sfida. Praticamente sono nato per la seconda volta e ho avuto grandi soddisfazioni. Ho imparato che nella vita il tempismo può essere davvero incredibile, ho imparato a conciliare i miei studi con l’Università. Con il Liceo ero praticamente sommerso dai compiti, dallo studio, dalle verifiche e poi dai miei impegni sportivi, i miei allenamenti, le mie gare, dovevo imparare a gestire bene il tempo e ho imparato a organizzarmi bene”. Hai mai subito infortuni gravi durante le gare e gli allenamenti? “Sono fortunato, grazie al nuoto di infortuni gravi non ne ho mai avuti. Il mio prossimo obiettivo a giugno è in Portogallo, è migliorare il mio tempo di Tokio, sto lavorando per fare il mio migliore mondiale possibile”. Qual è il tuo rito scaramantico e portafortuna prima di ogni tua gara? “La verità è che io non sono molto scaramantico, ma l’unica cosa che faccio sempre prima di gareggiare è ascoltare la musica con le cuffie per rilassarmi e, dopo aver fatto il riscaldamento mezz’ora prima della gara, ripercorro mentalmente la gara in acqua con le sensazioni durante le virate che farò. Cerco di svuotare la mia mente prima di ogni gara. Mi ricordo che, dopo aver finito la mia gara, ho visto i miei allenatori esultare e saltare contentissimi, non capivo niente, poi ho visto i giornalisti con in mano i loro microfoni della Rai venuti per intervistarmi sulla mia medaglia d’argento appena vinta e io non riuscivo a crederci dalla troppa felicità”. Quali sportivi ti hanno ispirato nella tua vita quotidiana? “Federico Ballacchi nel 2017 ha vinto 4 medaglie alle Olimpiadi di Rio, l’ho visto come modello e lo ammiravo molto. Io ammiro molto chi prova e chi fa nuove e diverse esperienze in generale”. Terminata la bella chiacchierata, il giovane campione si è fatto scattare alcune foto in platea con alcuni ammiratori, che gli hanno anche fatto regali e pensierini. Alberto Amodeo è un vero esempio per i giovani di oggi per la tenacia, la forza, la determinazione. Giulia Conigliaro